Una maggiore tutela di alcune specie ittiche a rischio, nuovi tratti con cattura “trofeo” (dove è consentito pescare solo esemplari di notevole taglia), più giorni di apertura per la pesca alla trota in montagna e la possibilità di pescare con il “belly boat”, un gommoncino non a motore, anche se per ora solo ai laghi Curiel di Campogalliano.
Sono queste le novità principali del calendario ittico 2011 approvato di recente dalla Giunta provinciale e che entrerà in vigore del 27 marzo. Il documento individua e aggiorna le zone di tutela e sviluppo della fauna ittica e le zone di regolamentazione speciale, oltre a disciplinare l’esercizio della pesca nel modenese, una pratica che coinvolge nel modenese quasi nove mila pescatori.
«Abbiamo aggiornato l’ordinamento della pesca sul nostro territorio – sottolinea Giandomenico Tomei, assessore provinciale alle Politiche faunistiche – sulla base delle nuove informazioni acquisite tramite la costante campagna di monitoraggio sullo stato della fauna ittica, effettuata con la collaborazione dell’associazione Pesca di Modena e tenendo conto delle richieste da parte delle società di pesca sportiva e dei Comuni. Per snellire le procedure e favorire una maggiore conoscenza delle regole, abbiamo deciso di unificare per la prima volta tutte le disposizioni in materia di pesca in un unico atto che rappresenta il Calendario ittico provinciale, un po’ come avviene da anni per la caccia. Il calendario, inoltre, ha validità biennale».
La pesca nelle acque di pianura è consentita tutto l’anno, mentre in montagna parte quest’anno da domenica 27 marzo al 2 ottobre con possibilità (vietata finora) di pescare anche al martedì, mercoledì e venerdì. L’apertura a più giorni in montagna è stata decisa dopo aver verificato una certa stabilità della presenza numerica della trota, sostenuta anche dall’attività di ripopolamento effettuata dai centri di riproduzione della Provincia.
Tra le altre novità il divieto di pesca in tutti i corsi d’acqua e bacini all’interno della Riserva di Sassoguidano a Pavullo e delle Salse di Nirano a Fiorano. Tra le altre novità la regolamentazione della pesca alla carpa che obbliga i pescatori a rilasciare gli esemplari superiori agli otto chili (come peraltro richiesto dalle associazioni dei pescatori stessi al fine di salvaguardare i riproduttori di maggior pregio) e la possibilità di effettuare, per la prima volta in regione, la pesca in movimento utilizzando apposite ciambelle galleggianti, chiamate “belly boat”, ma solo in modalità no kill (rilasciando immediatamente la preda) e spostandosi esclusivamente con pinne senza alcun altro metodo di locomozione e con rigorose procedure di sicurezza. Questo tipo di pesca, una moda arrivata dagli Stati uniti anche in Italia, è consentita finora solo ai laghi Curiel di Campogalliano.
Nel provvedimento della Provincia, inoltre, sono elencate tutte le specie a rischio per le quali sono previste forti limitazioni alla cattura.
Tutta la cartografia con i divieti, le zone a regolamentazione speciale, come il no kill, e i campi di gara sono disponibili sul sito www.provincia.modena.it.