Sono quasi 150 mila i metri quadrati, tra aule e laboratori, che la Provincia di Modena mette a disposizione dei 32 istituti superiori modenesi pubblici, per quasi 30 mila studenti. Gli spazi sono stati assegnati e saranno utilizzati sulla base dei criteri definiti nelle convenzioni tra la Provincia e le autonomie scolastiche. Come sottolinea l’assessore all’Istruzione, Politiche Giovanili e Cultura Elena Malaguti, « la scuola continua a essere una priorità per la Provincia che vi ha investito tanto e che, nei limiti delle proprie possibilità finanziarie, continua a dare risposte sia in termini di nuove dotazioni sia per quanto riguarda gli adeguamenti e la messa in sicurezza degli edifici, sui quali il monitoraggio è costante. L’aumento del numero degli alunni è più rapido dei tempi di costruzione necessari, per questo le scuole devono affrontare i disagi di un organico docenti ridotto che porta inevitabilmente a classi più numerose e della penuria di risorse statali per l’edilizia scolastica a fronte di un forte incremento del numero degli studenti».
Durante la pausa estiva dell’attività didattica, la Provincia ha realizzato importanti interventi di manutenzione per migliorare i servizi e la sicurezza.
Nell’elenco dei lavori straordinari programmati dalla Provincia spiccano i lavori di ripristino e sistemazione della facciata storica dell’edificio e di tutti gli esterni del liceo Tassoni di Modena. Con un investimento di 250 mila euro saranno rifatti gli intonaci e restaurati gli elementi decorativi in travertino (cornici e bancali delle finestre) e le lastre della facciata in calcare nodulare rosa.
L’intervento fa parte del piano della Provincia per migliorare l’edilizia scolastica superiore che prevede lavori al Tassoni, al Fermi di Modena, al Paradisi di Vignola e all’istituto tecnico Da Vinci di Carpi, mentre partono a breve i lavori al Ferrari di Maranello e altri cantieri saranno avviati nei prossimi mesi. A questi lavori si aggiungono le manutenzioni straordinarie in buona parte dei 32 edifici superiori gestiti dalla Provincia per oltre 750 mila euro.
A settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione nell’area dell’Iti Fermi della palazzina ex Bidinelli che ospiterà la nuova segretaria dell’istituto, il laboratorio di Fisica e un nuovo laboratorio per lo studio delle eccellenze agroalimentari e dei materiali; la conclusione è prevista nella primavera del 2012.
Previsti lavori anche all’istituto agrario Spallanzani di Castelfranco dove saranno realizzate le strutture del nuovo indirizzo alberghiero tra cui figurano una cucina e la sala per le esercitazioni. Costo del primo stralcio 280 mila euro a cui si aggiungono i 300 mila euro per il secondo lotto che prevede la realizzazione della pasticceria e del nuovo impianto di cogenerazione.
«Sulla scuola – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture – abbiamo deciso di proseguire ad investire con uno sforzo finanziario notevole, nonostante le difficoltà. Proprio in momenti di crisi come questo, infatti, occorre investire sul sapere dei giovani garantendo loro sempre maggiori opportunità. Tutti gli interventi, inoltre, sono all’insegna del risparmio energetico per offrire al mondo della scuola edifici sempre più verdi e confortevoli, risparmiando sulle bollette».
Sono pronti intanto i progetti per la ristrutturazione del Deledda di Modena (lavori all’inizio del 2102, costo 500 mila euro) e l’ampliamento del Meucci di Carpi. Nell’area dell’istituto Meucci di Carpi verrà infatti realizzata una nuova ala della scuola con almeno 12 aule per rispondere in modo strutturale alle esigenze dovute all’aumento delle classi. L’investimento previsto dalla Provincia di Modena è di un milione e mezzo di euro e il progetto preliminare sarà pronto già in novembre per arrivare all’esecutivo entro febbraio. Le nuove aule saranno disponibili fra tre anni.
A questi lavori si aggiungono quelli avviati da tempo per la realizzazione della nuova sede del Cattaneo di Modena che in questi giorni vede l’avvio del secondo lotto. L’intervento ha un costo di oltre un milione di euro che si aggiungono al milione e 500 mila euro spesi per realizzare il primo lotto terminato nelle scorse settimane.