Il 28 ottobre scade il termine per presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia la domanda di finanziamento di progetti per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro secondo le modalità fissate dal nuovo regolamento di attuazione dell’art. 9 della Legge 53/00 – Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro – così come modificato dall’art. 38 della Legge 69/200 entrato in vigore il 18 maggio 2011.
I finanziamenti riguardano in particolare le azioni e gli interventi che hanno come obiettivo consentire alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell´organizzazione del lavoro, quali part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, sui turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle misure di flessibilità, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati.
I finanziamenti sono previsti anche per i titolari di impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi che abbiano l’esigenza di farsi sostituire, in tutto o in parte, nell’esercizio della propria attività da un soggetto in possesso di adeguati requisiti professionali, autonomamente selezionato.
Possono essere finanziati progetti dei datori di lavoro privati, ma anche, ed è una novità rispetto ai bandi precedenti, progetti che prevedano l’azione congiunta di enti territoriali, aziende e parti sociali, al fine di attivare interventi e servizi per favorire la conciliazione
Il tema della conciliazione è di grande attualità ( l’Assessorato alla formazione professionale e mercato del lavoro e la Consigliera di Parità della Provincia di Modena hanno recentemente collaborato con la Fondazione Marco Biagi -Scuola internazionale di dottorato in Relazioni di lavoro dedicato alla realizzazione di un importante seminario sull’argomento svoltosi il 29 settembre 2011), e riguarda tutte le persone: donne e uomini hanno la necessità di dedicarsi con equilibrio alla propria attività lavorativa, alla cura di sè e della propria famiglia. Come tutti i dati statistici e gli studi rilevano, in questo ambito sono le donne a sacrificarsi maggiormente, perchè faticano a trovare tempo per sè stesse, compresse spesso tra gli obblighi lavorativi, la cura dei figli e dei parenti anziani e le necessità domestiche.
Il Consiglio provinciale di Modena ha a questo proposito approvato un ordine del giorno presentato dai consiglieri del Pd, di Idv e Gruppo misto che impegna la Provincia ad intraprendere, incentivare e partecipare ad azioni di informazione e sensibilizzazione degli attori pubblici e privati, ed in particolare le imprese del territorio modenese, sulle opportunità offerte dal rifinanziamento della Legge 53/00, ricercando anche la collaborazione degli organismi di pari opportunità, delle associazioni, dell’Università e delle Istituzioni culturali del territorio che si occupano di conciliazione e lavoro, anche attraverso il lavoro della rete degli sportelli Informa Donna.