Concedere la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati che nascono in Italia? Non se ne parla neanche. Rigettiamo senza sfumature e distinguo la proposta contenuta nella letterona diffusa dal Presidente del Consiglio Provinciale Demos Malavasi. Come troppo spesso capita agli esponenti del Partito Democratico, Malavasi dà una descrizione del mondo che assomiglia molto a una bella fiaba ma che purtroppo non trova riscontro nella realtà che ci circonda, ma anzi è smentita quasi quotidianamente da fatti gravi i cui protagonisti sono spesso cittadini stranieri.
Il Malavasi è portatore della visione ideologica, e in quanto tale assolutamente distante dalla realtà, che gli immigrati sono tutti “belli, bravi e buoni”. Alla quale fa da inevitabile corollario che gli italiani, se non gli danno tutto quello che chiedono, cittadinanza compresa, sono “sporchi, brutti e cattivi”.
Premesso che purtroppo non tutti gli stranieri sono “belli, bravi e buoni”, ma che al contrario ce n’è una fetta non trascurabile che ha lasciato il proprio paese per pendenze con la giustizia che comportano la galera se non, in certi Stati, la pena capitale, in realtà chiunque ragiona senza pregiudizi ideologici e utilizzando quella merce ormai rara che è il buon senso non può non riconoscere che la cittadinanza è qualcosa di molto importante che non si può elargire con eccessiva liberalità, nella maniera in cui Sandrone distribuisce le caramelle ai bambini. Perché tale liberalità diviene inevitabilmente sconsideratezza e in quanto tale foriera di catastrofi sociali.
La cittadinanza bisogna guadagnarsela e meritarsela facendo un percorso di cultura e di civiltà che porti gli stranieri a conoscere e aderire ai valori sui quali si fonda la nostra società.
Come si può dare la cittadinanza a un bambino appena nato che magari è destinato a crescere in una famiglia la cui visione del mondo è antitetica alla nostra? Che magari reputa non solo lecito, ma meritorio caricarsi di esplosivo e farsi saltare in aria in mezzo alla gente? Oppure che reputa non solo lecito ma necessario picchiare se non addirittura uccidere le donne di famiglia che non si inchinano al volere del padre/marito padrone?
Il buon senso e il bene della comunità devono indurre i politici che vivono il loro mestiere come missione per gli altri e non per se stessi a rifiutare fughe in avanti e ad agire con estrema prudenza. La fretta porta cattivi consigli e pessimi comportamenti. E quando la fretta è passata, sul terreno restano le sue conseguenze, spesso negative e quasi sempre irrimediabili.
La cittadinanza onoraria è un gesto simbolico. Noi aggiungiamo altamente simbolico. E proprio per questo motivo la sua concessione deve essere attentamente ponderata.
Il PD dovrebbe farsi un esame di coscienza, perché non si può mettere in gioco il futuro dei nostri figli per un egoismo elettorale.