Una diversa organizzazione delle sedute del Consiglio provinciale di Modena e delle commissioni consiliari, che diminuiranno, con nuove modalità di comunicazione istituzionale e «una rimodulatura del fondo per l’attività dei gruppi consiliari e della Conferenza delle elette» in modo da realizzare ulteriori riduzioni della spesa che consentano di destinare quelle somme «a progetti di pubblica utilità nell’ambito delle competenza della Provincia». E’ ciò che prevede l’ordine del giorno approvato all’unanimità dei presenti insieme al bilancio. Il documento è stato sottoscritto dal presidente Demos Malavasi e dal vice presidente del Consiglio Mauro Sighinolfi insieme a tutti i capigruppo.
«In questa fase politica – spiega Malavasi – abbiamo valutato la necessità che anche gli organi istituzionali diano il proprio contributo al risanamento delle finanze pubbliche attraverso una riduzione dei costi del loro funzionamento. E’ un modo, non solo simbolico, per contrastare la campagna di delegittimazione delle politica e dei partiti e restituire fiducia alle istituzioni».
L’unico a dichiararsi contrario è stato Bruno Rinaldi (Pdl) per il quale non è accettabile che «si pensi che io o gli altri consiglieri percepiamo somme che non ci spettano rispetto al lavoro che svolgiamo o che i consigli e le commissioni che facciamo finora siano state più numerose del necessario. È un atteggiamento lesivo del dialogo politico».