«Le origini del mito», la prima mostra

Le automobili. Le creature verso le quali Enzo Ferrari ha indirizzato la sua creatività, la sua fantasia, la sua voglia di stupire.
[n. 2 - marzo 2012]

L’esposizione «Le origini del mito», il primo allestimento che ha trovato posto nella nuova galleria del MEF, si articola sul contributo che Modena ha offerto, nel tempo, a generazioni di progettisti, tecnici, costruttori, stilisti, piloti e appassionati di tutto il mondo con prodotti raffinati, ben costruiti ed esteticamente ineccepibili.

Le automobili. Non solo le sue, non soltanto quelle che portano il nome Ferrari. Perché prima del costruttore ci fu il sapiente e coraggioso manager che, sotto le insegne della Scuderia, faceva correre, con al volante piloti leggendari come Nuvolari e Varzi, le vetture della Alfa Romeo. Dalla strepitosa 8C 2300 Spider Corsa, fino alla Tipo 158, passando per la P3 e senza dimenticare la Bimotore, Enzo cercò di estrarre il massimo dagli esemplari del Biscione.

Considerava un dovere morale valorizzare i bolidi che gli venivano affidati: li sentiva suoi, anticipando intimamente le scelte professionali ed esistenziali che lo avrebbero portato a diventare, in prima persona, un Dio creatore della meccanica.

Curiosamente, la prima macchina interamente figlia dell’ingegno di Ferrari non ebbe mai il pieno riconoscimento di…paternità: complicate clausole contrattuali, dopo la rottura con l’Alfa, impedirono ad Enzo di dare il suo nome alla Auto Avio Costruzioni 815. Ma non importa: progettata da Alberto Massimino e subito iscritta alla Mille Miglia del 1940, è questa l’automobile che segna la svolta definitiva.

Ed è proprio la 815 Auto Avio Costruzioni del 1940 che apre il percorso museale in Galleria.

Verranno poi, con tutti i crismi della ufficialità, le automobili del mito. Le Ferrari di Ferrari: la 125 Sport, la 166 F2, la 166 MM Barchetta Touring. Sono le affascinanti avanguardie di una rivoluzione culturale, industriale e sportiva. Le Ferrari di Ferrari furono capaci di battere le Alfa Romeo, ispirarono le ardite sperimentazioni della famiglia Stanguellini ed animarono ruggenti battaglie con la Maserati, la cugina modenese qui rappresentata da gioielli come la A6 1500 del 1947, la A6 Berlinetta Pf, la Spider Zagato.

Pubblicato: 27 Marzo 2012Ultima modifica: 14 Giugno 2022