Sono diverse migliaia i volontari di Protezione Civile impegnati nelle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni dei comuni modenesi colpite dal terremoto.
In base alle esigenze segnalate dal territorio, e a supporto della risposta locale, il Dipartimento ha fatto intervenire immediatamente le Colonne mobili di Friuli Venezia Giulia, Trento, Marche, Toscana, Umbria e Veneto e quelle dell’Associazione Nazionale Alpini e dell’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze.
L’attività dei volontari è rivolta principalmente all’assistenza alla popolazione con l’allestimento di aree di accoglienza, di postazioni socio-sanitarie e di punti ristoro.
Sono poi giunti i volontari della Protezione civile dell’Abruzzo, di Roma, della Basilicata, delle Misericordie nazionali, della Liguria, del Piemonte, i Cavalieri di Malta e volontari della Valle d’Aosta.
Sono oltre 500 i soli volontari della Protezione civile modenese intervenuti fin dalle prime ore del terremoto, con l’apporto di alcune centinaia di volontari dell’Emilia Romagna.
Ogni giorno oltre 1000 volontari hanno assistito direttamente fino a 14.000 persone distribuite in 48 campi di accoglienza.
Non si contano poi le migliaia e migliaia di volontari che si sono attivati direttamente presso i Coc dei diversi Comuni o tramite la rete delle parrocchie e delle associazioni di volontariato svolgendo le più varie attività, dall’assistenza all’ordine pubblico nella sorveglianza delle zone rosse.
Encomiabili sono poi i tanti cittadini che dopo avere raccolto aiuti e mezzi nei loro paesi li hanno portati direttamente alle popolazioni terremotate, agendo come fondamentale supporto agli innumerevoli insediamenti spontanei che sono sorti nei pressi delle abitazioni o delle case di campagna.
Il coordinamento dei volontari è gestito dal Centro coordinamento soccorsi di Marzaglia.