In queste settimane si sono sviluppate in Italia e a livello internazionale numerosissime iniziative di solidarietà a favore delle nostre popolazioni terremotate, sia attraverso forme di collaborazione e di aiuto operativo sia attraverso donazioni. A tutti i volontari e tutti coloro che hanno versato piccoli e grandi contributi va il nostro sentito ringraziamento.
Ci si aspetta, adesso, che queste risorse vengano spese bene e in modo trasparente, e questo impegno come istituzioni ce lo assumiamo pienamente. E’ di esempio, a questo proposito, la scelta della Provincia di impiegare la cifra raccolta attraverso una sottoscrizione di solidarietà – finora circa 340 mila euro – per la ristrutturazione della palestra di una scuola gravemente lesionata dal terremoto. Ha deciso di farlo subito, senza perdere tempo, destinando quelle risorse al completo finanziamento di un progetto.
La scelta di abbinare un’iniziativa di solidarietà a un progetto specifico è, a nostro parere, garanzia di trasparenza e “tracciabilità”. Per fare un salto di qualità e rendere protagonisti tutti soggetti coinvolti è utile promuovere i gemellaggi e le adozioni di strutture colpite dal terremoto. Alcuni esempi importanti già ci sono, come il gemellaggio tra i Comuni di Mirandola e Torino. I gemellaggi tra enti locali sono la dimostrazione che le istituzioni più vicine ai cittadini sono in grado di sviluppare una solidarietà forte nei momenti difficili, senza guardare al colore politico di chi amministra ma avendo a cuore solo la risoluzione dei problemi delle comunità. Un esempio concreto è l’impegno della Provincia di Varese, amministrata dal centrodestra, a favore delle scuole superiori del nostro territorio.
Importante è anche l’adozione di una struttura colpita dal terremoto da parte di istituzioni, associazioni e cittadini di altre parti d’Italia e a livello internazionale. Penso alla adozione di scuole da parte di altre scuole; di centri di aggregazione per giovani e anziani da parte dell’associazionismo culturale; di palestre e strutture sportive da parte di associazioni e società sportive. Ma penso anche all’adozione del patrimonio storico, artistico civile e religioso da parte di associazioni culturali nazionali e internazionali. Sarà necessario un impegno straordinario e imponente per recuperare biblioteche, musei, rocche, palazzi e chiese che sono la nostra storia e la nostra identità ma anche fattore importante di crescita civile, culturale ed economica. Un ruolo importante lo possono avere istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche e private, come l’Unesco, il Fai e le tante associazioni culturali. Stringiamo gemellaggi, promuoviamo adozioni perché è solo promuovendo la solidarietà tra le persone, le istituzioni e le associazioni che sarà possibile un nuovo rinascimento economico, sociale e culturale per le nostre comunità.