Al via le risorse per le ristrutturazioni delle abitazioni danneggiate dal sisma e classificate B o C, cioè temporaneamente o parzialmente inagibili. I contributi copriranno fino all’80% dei costi per i lavori necessari a ripristinare i danni. L’ordinanza riguarda le abitazioni a titolo principale comprese le strutture e le parti comuni. Il provvedimento comprende anche le abitazioni date in affitto attraverso un regolare contratto di locazione.
Il contributo massimo concedibile è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto, che si ottiene moltiplicando il costo convenzionale di 370 euro/mq + Iva (stabilito per questa tipologia di danno) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati.
Per la parte di superficie eccedente i 120 mq e fino a 200 mq, il costo convenzionale si riduce a 200 euro/mq e scende a 100 euro a mq per le superfici superiori ai 200 mq. Il contributo sarà incrementato fino al 20% in presenza di vincoli culturali e paesaggistici.
Il finanziamento comprende gli interventi di riparazione dei danni e di rafforzamento antisismico delle strutture, sia delle unità immobiliari, che delle parti comuni e sarà erogato dall’istituto di credito scelto dal richiedente direttamente all’impresa esecutrice dei lavori e ai tecnici che hanno curato la progettazione in due diverse tranche: il 40% quando sarà attestata l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori, il 60% a saldo a conclusione dell’intervento. Grazie a un’intesa raggiunta in viale Aldo Moro tra la Regione Emilia-Romagna e gli istituti di credito, i contributi potranno essere concessi subito senza oneri per i cittadini; la Regione coprirà infatti i costi degli interessi sui finanziamenti per i 4 mesi che mancano al 1 gennaio 2013, data fissata dal governo per l’erogazione del mutuo di 6 miliardi destinato alla ricostruzione.Saranno rimborsate anche le spese sostenute per interventi già realizzati purché le domande siano in regole con quanto previsto dall’ordinanza. In questo caso il contributo sarà erogato dalla banca in un’unica soluzione.
Le domande vanno presentate entro il 30 novembre al sindaco del Comune nel quale è situato l’edificio danneggiato e varranno anche come comunicazione di inizio lavori. I lavori dovranno essere terminati entro un termine massimo di 8 mesi, con possibilità di ottenere una proroga di ulteriori 4 mesi per giustificati motivi. La domanda dovrà essere corredata da una perizia realizzata dal tecnico incaricato del progetto.
Al via anche le procedure per la riparazione e i contributi degli edifici con danni significativi.
Lo prevede l’ordinanza numero 51 del 5 ottobre 2012 che stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino con miglioramento sismico ed energetico di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo e produttivo (in edifici residenziali) che sono stati dichiarati inagibili con classificazione E, che hanno riportato danni significativi ma non eccessivamente gravi.
Il contributo è concesso ai proprietari, agli usufruttuari, dei titolari di diritti reali di garanzia che si sostituiscano ai proprietari, per la riparazione del danno ed il miglioramento sismico dell’edificio in cui presente almeno un’unità immobiliare destinata ad abitazione, nonché ai comodatari, agli assegnatari delle cooperative a proprietà indivisa. E’ concesso anche un contributo, pari al 50% del costo ammissibile ai proprietari di alloggi sfitti che si impegnano a locare l’abitazione.
Le domande debbono essere presentate – mediante modello e procedura informatica – fino al 30 marzo 2013 direttamente al sindaco del Comune dove è ubicato l’immobile danneggiato: la presentazione della domanda, completa dei documenti necessari, costituisce comunicazione di inizio lavori (equiparati ad interventi di manutenzione straordinaria) per le opere di riparazione e miglioramento sismico.
Il contributo è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto. Il costo ammissibile a contributo è pari al minore importo tra: il costo dell’intervento (come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base del prezzario regionale al lordo delle spese tecniche e dell’Iva se non recuperabile e l’importo ottenuto moltiplicando il costo convenzionale di 800 euro/mq più Iva (se non recuperabile) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati. Per le superfici eccedenti 120 mq e fino a 200 mq. il costo convenzionale si riduce a 450 euro a mq. più IVA se non recuperabile ed ulteriormente a 200 euro a mq. più Iva se non recuperabile per le superfici eccedenti i 200 mq. Previsti dall’ordinanza anche la possibilità di incremento del costo convenzionale per particolari edifici (ad esempio quelli dichiarati di interesse culturale, vincolati, sottoposti al vincolo paesaggistico), per gli interventi di efficientamento energetico.