È defluita lentamente la piena dei fiumi Secchia, Panaro e Tiepido ingrossati dal maltempo del 31 ottobre e 1 novembre. Nella mattina di martedì 2 novembre sono stati riaperti ponte Alto e ponte dell’Uccellino a Modena e la via Emilia alla Fossalta di Modena, chiusa da lunedì 1 novembre per l’innalzamento delle acque del torrente Tiepido.
Per l’intera giornata, a causa dei livelli ancora alti dei fiumi, sono stati chiusi il ponte vecchio di Navicello sul Panaro tra Modena e Nonantola e il ponte Motta sul Secchia a Cavezzo.
La Protezione civile è stata allertata per l’intero periodo e ha presidiato i punti più critici delle arginature, predisponendo a titolo precauzionale sacchetti di sabbia. Sono in corso di rilievi dei tecnici della Protezione civile provinciale su eventuali danni alle arginature o smottamenti in montagna dove nel fine settimana sono caduti oltre 220 millimetri.
Danneggiato il percorso Natura del Panaro tra Spilamberto e Vignola per due smottamenti del versante: vicino la briglia selettiva di Spilamberto e un’altro a valle del nuovo ponte nuovo sulla Pedemontana a Vignola.
Questa ondata di maltempo, pur non raggiungendo il livello di pericolosità delle piene di fine dicembre 2009, quando il rischio esondazione è stato molto serio, ha segnalato ancora una volta la fragilità del nostro territorio.
La sicurezza idraulica del modenese, anche a fronte dei mutamenti climatici che presentano l’intensificarsi di fenomeni estremi, è una priorità.
Il lavori da anni programmati per la messa in sicurezza dei fiumi devono essere realizzatati al più presto, le casse di espansione vanno potenziate così come la rete dei piccoli corsi d’acqua e dei canali.