Introdurre il linguaggio di genere negli atti amministrativi e nella comunicazione esterna della Provincia, anche attraverso la definizione di apposite linee guida.
Il Consiglio provinciale ha approvato, nei giorni scorsi, un atto di indirizzo che impegna l’ente ad avviare azioni specifiche allo scopo di introdurre nei documenti e nella comunicazione un linguaggio che tenga conto dell’identità di genere, a partire dalle denominazioni delle funzioni politiche e amministrative e dei ruoli.
Tra le azioni previste dalla Provincia figura l’avvio di momenti formativi rivolti a funzionari e dipendenti sull’uso del genere nel linguaggio amministrativo, aperti anche al personale dei Comuni.
In occasione di questa attività formativa, saranno presentate apposite linee guida che saranno punto di riferimento per l’attività amministrativa e di comunicazione, partendo delle direttive nazionali e dalle indicazioni, si legge nella delibera del Consiglio, di «autorevoli fonti linguistiche, tra cui l’Accademia della Crusca, che invitano a rappresentare donne e uomini con nomi declinati coerentemente al femminile e la maschile, non esistendo nella grammatica italiana il genere neutro».
La decisione è stata condivisa dal Tavolo per le politiche di genere composto dalle assessore alle Pari opportunità dei Comuni modenesi.