A Marano parte bene la nuova modalità di raccolta dei rifiuti

[n. 1 - maggio 2019 dai Comuni]

I primi dati relativi al 2018 sulla nuova modalità di raccolta dei rifiuti domestici, introdotta a Marano dal luglio dello scorso anno, evidenziano il superamento dell’80 per cento nella raccolta differenziata; aggiungendo quanto raccolto all’isola comunale e gli sfalci e proiettando i dati sull’intero anno la percentuale arriva all’86 per cento.

Il nuovo sistema prevede l’introduzione della tariffa puntuale con l’utilizzo da parte dei cittadini di servizi di raccolta domiciliare e contenitori utilizzabili solo con tessera magnetica.

Tra gli altri dati emerge che, rispetto al 2017, i rifiuti indifferenziati si sono ridotti del 50 per cento, mentre la raccolta differenziata dell’organico è praticamente triplicata; gli accessi alla stazione ecologica, inoltre, sono quasi raddoppiati e diminuisce la quantità totale dei rifiuti prodotti.

Per quanto riguarda, invece, il nuovo calcolo delle tariffe che tiene conto non solo dei componenti del nucleo familiare e della superficie delle abitazioni (quota fissa), ma anche dei conferimenti di rifiuti indifferenziati (quota variabile calcolata in base ai litri minimi di riferimento familiare) dalle proiezioni di Hera per il 2019 emerge che, per esempio, una famiglia di tre persone in un appartamento di 90 metri quadrati risparmia quasi 30 euro all’anno che salgono a quasi 40 euro per quattro persone in un appartamento di 170 metri quadrati.

Significativi i risparmi anche per le utenze non domestiche: sempre in base alle proiezioni dei tecnici di Hera, a seconda della superfice e della dotazione scelta, un bar potrebbe ottenere un risparmio nell’ordine del 30 per cento rispetto all’anno precedente, mentre i risparmi per un ristorante potrebbero salire anche oltre il 45 per cento.

La nuova organizzazione della raccolta dei rifiuti a Marano sul Panaro  prevede un sistema capace di adattarsi alle diverse esigenze del territorio, distinguendo le aree urbane da quelle rurali e produttive, sul modello di quanto sperimentato in altre realtà provinciali, tra cui Castelfranco Emilia, Bomporto, Bastiglia e S. Cesario.

Pubblicato: 30 Aprile 2019Ultima modifica: 18 Luglio 2022