Sul trasporto pubblico locale occorre un riequilibrio nella ripartizione delle risorse regionali destinate ai bacini provinciali.
La richiesta è contenuta in una lettera, inviata nei giorni scorsi alla Regione da Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, dopo l’incontro del Comitato permanente sulla Mobilità, i sindaci, i vertici di Amo, Seta e Tper e i rappresentanti delle istituzioni scolastiche e degli studenti, che si è svolto in Provincia a seguito delle problematiche emerse in occasione della partenza dell’anno scolastico.
Nella lettera, dove si chiede anche un incontro su questi temi, sono evidenziate alcune caratteristiche del territorio modenese che per Tomei occorre tenere conto in futuro nella distribuzione delle risorse a livello provinciale: 14 città con popolazione superiore a 15.000 abitanti, 65 mila imprese sparse sul territorio; la diffusione, unica in Regione Emilia Romagna, di 11 poli scolastici superiori; la costante crescita della popolazione universitaria arrivata a circa 26 mila iscritti, di cui 17 mila a Modena, senza trascurare la forte crescita dei flussi turistici.
Questo quadro per Tomei richiede un forte potenziamento dei servizi di trasporto pubblico e dell’offerta, superando la differenziazione tra orario scolastico e orario non scolastico, l’estensione dell’offerta di servizi nella fascia oraria serale e dei servizi non convenzionali a chiamata in tutte le aree.
Questi investimenti – lamenta Tomei – non possono esser sostenuti con l’attuale livello di contribuzione regionale, determinando, conclude la lettera, effetti negativi sui servizi e sulla competitività e attrattività del territorio modenese.