La famiglia Pavironica ha salutato, nella mattina di venerdì 9 febbraio, il presidente della Provincia Fabio Braglia nel corso di un incontro nella sede dell’ente con le maschere della tradizione carnevalesca modenese per parlare di Modena e non solo.
Non sono mancati i momenti di ilarità, come ad esempio quando Sandrone, ha sottolineato al presidente Braglia che «per fortuna non vi hanno abolito. Abbiamo scoperto che la Provincia fa un sacco di cose, con tutte le strade e le scuole da tenere a posto».
Una visita nel corso della quale, la Società del Sandrone, ha consegnato a Braglia il calendario 2024 della società carnevalesca e quello a strappo con frasi e massime in dialetto modenese.
Braglia, apprezzando il lavoro della Società del Sandrone, ha ribadito «l’alto valore culturale che svolge ogni anno per tutti i nostri concittadini. Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo sono una vera e propria eccellenza modenese, che continua a vivere grazie a voi. In tempi complicati come quelli che stiamo vivendo, il vostro impegno nel tener viva la tradizione di Sandrone è encomiabile, siete un “patrimonio” culturale e storico della nostra comunità».
Nella tradizione Sandrone sarebbe una maschera modenese creata, circa un secolo e mezzo fa, dal burattinaio carpigiano Luigi Rimini, mentre in una seconda ipotesi, la maschera di Sandrone sarebbe divenuta popolare nel corso delle feste carnevalesche della Corte Estense, dove era usanza invitare ogni anno a Carnevale, un contadino per beffeggiarlo finché, un anno, un certo Alessandro Pavironi, dimostrandosi particolarmente arguto mise in imbarazzo i cortigiani, divenendo l’attuale maschera “Sandrone” conosciuta fino ad oggi.