Fanano, via al Simposio internazionale di Scultura, ventesima edizione, è parte del progetto piccoli borghi

È ufficialmente iniziata la XX edizione del Simposio internazionale di Scultura di Fanano, che si inserisce nel progetto PNRR – Piccoli Borghi “Living Lab sui cambiamenti climatici e la biodiversità dei borghi di Fanano”. Quest’anno, la storica rassegna nata nel lontano 1983 torna in scena in una veste decisamente rinnovata: la tradizionale azione dal vivo degli scultori della pietra dialogherà con altre espressioni artistiche, in particolare con l’arte performativa, il mosaico e la Land Art. Filo conduttore di questa edizione sarà l’impatto antropico sugli ecosistemi naturali.

I sei artisti partecipanti alla sezione scultura, giunti in paese domenica 16 giugno da sei diverse nazioni, sono già all’opera presso i laboratori allestiti alla Piana di Fanano (via Abà), dove nei prossimi giorni sarà possibile assistere alla realizzazione delle diverse sculture: Laura Marcos (ARG); Wimar Van Ommen (NL);HitkarKumar Monee (IND), Michela Tabaton (UK); Marta Fresneda (ESP); Michele Sassi (ITA).

L’inaugurazione ufficiale del Simposio è prevista sabato 22 giugno, ore 10.30, alla presenza delle istituzioni e con l’accompagnamento della Banda di Fanano, seguita da un aperitivo finale.

Le opere saranno infine collocate nella nuova EcoArea del Lido, entrando a far parte del Parco Museo di Sculture in Pietra di Fanano, il museo diffuso a cielo aperto che, alimentato dalle passate edizioni del Simposio, adorna le vie del paese e delle frazioni.

Estremamente ricco il programma di iniziative collaterali che animeranno le strade del paese durante l’estate, tra concerti, incontri e laboratori per bambini. Numerosi i momenti di approfondimento dedicati alla pietra, da sempre protagonista del Simposio di Fanano, a partire dall’omaggio a Pinuccio Sciola, celebre scultore sardo, ideatore delle Pietre che suonano, previsto sabato 22 giugno alle 21.00, presso la Chiesa di S. Giuseppe, alla presenza della figlia Maria Sciola.

Si prosegue con la giornata di domenica 23 giugno, che sarà interamente dedicata alla Marcolfa, caratteristico volto di pietra che, fin dall’antichità, veniva posto sulle facciate delle case dell’Appennino Tosco-Emiliano, a protezione dagli spiriti maligni. Ben 30 artisti si riuniranno al Parco Roma di Fanano per dimostrazioni di scultura e laboratori per grandi e piccini. Al contempo, presso il Centro Bortolotti si terrà una giornata di studi dedicata alla storia e ai significati simbolici della Marcolfa, con Alfredo Marchi, Alessandra Biagi e Marcello Balletti.

Seguiranno due fine settimana (28-29 giugno e 5-6-7 luglio) animati dalle performance di cinque diversi artisti, vincitori dell’apposita sezione del bando, che si esibiranno in diversi angoli del paese: Andrea Mordenti, Polina Dubchinskaia, MOLOM, Stefano Bruno, Ekodanza.

La Land Art e il suo ruolo nei parchi naturali sarà il tema dell’incontro di giovedì 4 luglio alle 17.30, presso il Centro Bortolotti, occasione per promuovere l’intervento dell’artista Michele Ciacciofera previsto nel 2025, ispirato alla storia e al paesaggio di Fanano.

La conversazione, moderata da Eugenio de Caro, Coordinatore del Living Lab di Fanano, vedrà inoltre il coinvolgimento di Bianca Cerrina Feroni, critica d’arte, Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera, Valerio Fioravanti, Direttore del Parco del Frignano e Enrico de Pascale, Storico dell’Arte.

I primi dieci giorni di agosto sarà infine possibile assistere al lavoro degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, i quali realizzeranno un mosaico tridimensionale presso l’area del Lido, dove verrà infine collocato, utilizzando esclusivamente materiali disponibili sul sito. L’opera sarà ispirata ai temi del Living Lab, quali l’impatto antropico sugli ecosistemi montani e le energie rinnovabili.

La storia del Simposio di Fanano inizia nel lontano 1983, fortemente voluto dall’allora sindaco Giancarlo Muzzarelli e dagli scultori Italo Bortolotti e Davide Scarabelli. L’iniziativa, del resto, affonda le radici nella pluricentenaria tradizione degli scalpellini che, fin dai tempi più antichi, lavoravano la pietra: dai capitelli del Duomo di San Silvestro alle Maestà sparse sul territorio, dalle decorazioni dei palazzi rinascimentali alle Marcolfe, tutto a Fanano parla di pietra.

Dopo la prima edizione del Simposio, negli anni si susseguirono innumerevoli manifestazioni, a cadenza annuale o biennale, che videro la convergenza a Fanano di artisti da tutto il mondo, riuniti per lavorare la pietra, in particolar modo la locale arenaria, e realizzare sculture che vennero collocate nel paese e nelle frazioni.

Si ricorda, tra le tante, l’edizione del 2003, dedicata al ricordo di uno dei momenti più drammatici per le popolazioni dell’Appennino, quando esso divenne teatro di atroci combattimenti durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo diversi anni di stallo, nel 2017 l’Associazione Urban Stone Sculpture Park promosse una nuova edizione del Simposio, che coinvolse un gruppo di giovani scultori, studenti dell’Accademia Belle Arti di Carrara, coordinati dal Prof. Piergiorgio Balocchi, i quali realizzarono un’installazione destinata all’area della Corte Mancante, nell’ambito del progetto di riqualificazione reso possibile grazie alla vincita del bando Giovani per il Territorio dell’IBC Emilia Romagna.

Quest’anno, grazie alle risorse destinate a Fanano dal Progetto PNRR – Piccoli Borghi, il Simposio torna in grande stile, riallacciando le fila di una tradizione mai sopita.

Pubblicato: 18 Giugno 2024