modena, dall’1 dicembre, il festival “periferico” 1in 8 sere, 11 eventi dalla sacca al villaggio artigiano

Dal cinema muto rivisitato in chiave indie rock a una “Lezione d’Africa” cantata e danzata. Dall’intimità delle performance per due spettatori alla volta al concerto su pellicola fotografica “Disperato moderato con brio”. Dall’incontro in cui tutti i partecipanti saranno invitati a condividere i propri “luoghi del cuore” di Modena, alla festa notturna “Tea room”, in cui si alterneranno sul palcoscenico letture, musica e danza a cura di artisti locali. Con 11 eventi, in otto serate e quattro luoghi della periferia di Modena torna, da mercoledì 1 a domenica 12 dicembre, il festival di eventi contemporanei “Periferico”, prodotto dall’associazione culturale Amigdala e dedicato “alle periferie delle città e delle arti”. L’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito con tessera dell’associazione Amigdala, che costa 2 euro e si può fare sul posto (comunicato n.1182). Il festival è sostenuto dalla Circoscrizione 2, dal Comune e dalla Provincia di Modena, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena.

«Periferico – spiega la curatrice Federica Rocchi – propone un programma aperto, decentrato, imprevisto dove si sono moltiplicati gli spazi e le periferie. Inoltre, quest’edizione del festival presenta numerose opere uniche, che nascono e crescono nei suoi luoghi senza limitarsi ad attraversarli». «Una rassegna – aggiunge Elena Malaguti – assessore provinciale alla Cultura – che valorizza luoghi inusuali, dando spazio e peso ai giovani artisti e alla riflessione sulla città».

Concerti, spettacoli, installazioni e performance di “Periferico”, che quest’anno giunge alla terza edizione, coinvolgeranno quattro luoghi di Modena fuori dal centro storico: Spaziolelune, nel quartiere Sacca, Dead meat /Iride fixed e West village gallery al Villaggio Artigiano e Officina Emilia. In scena nove compagnie giovani caratterizzate dalla sperimentazione e dalla ricerca. In particolare, l’edizione 2010 vedrà tre progetti appositamente realizzati per il festival: “Lezione d’Africa”, con il coro delle donne migranti Chemin des femmes e i danzatori mozambicani Machaka; “Copy.right?” del duo Fagarazzi e Zuffellato e “Disperato moderato con brio”, di Meike Clarelli, Gabriele Dalla Barba, Sophie-Ann Herin; oltre a un’anteprima assoluta con il nuovo concerto-recital degli Aidouru. Fanno parte del festival anche il Teatro dei Venti con il progetto di arte e cooperazione internazionale Machaka, il Laboratorio della città e l’associazione La grande schiuma.

Pubblicato: 29 Novembre 2010