«L’autorizzazione del termovalorizzatore rilasciata dalla Provincia di Modena rappresenta un esempio avanzato, in termini di ricerca della massima tutela ambientale, rispetto alla maggior parte delle autorizzazioni rilasciate in Italia per impianti di questo tipo». Lo afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, a proposito delle dichiarazioni apparse sulla stampa da parte dei rappresentanti del Comitato salute e ambiente sui limiti alle emissioni imposti dalla Provincia stessa.
«Con l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) – spiega Caldana – abbiamo imposto la prescrizione di installare il depuratore catalitico per gli ossidi di azoto, sebbene anche l’abbattitore inizialmente prescelto da Hera, pur non catalitico, fosse considerato dall’Unione europea una delle migliori tecnologie ambientalmente idonee a configurare buone prestazioni. L’Aia, inoltre – ricorda Caldana – è arrivata al termine del lungo percorso della Valutazione dell’impatto ambientale, dove sono state analizzate tutti le possibili ripercussioni dell’impianto sull’ambiente».
«In Italia – prosegue Caldana – sono poco più di una decina su oltre 50, gli impianti dotati di tale tecnologia. Nell’Aia, inoltre, sono presenti altre prescrizioni che mirano ad aumentare la qualità dei livelli di tutela ambientale, costituendo nel complesso, una assoluta novità in campo nazionale ed europeo».
L’Autorizzazione ambientale integrata che la Provincia di Modena ha rilasciato a Hera spa per l’impianto di incenerimento di rifiuti di via Cavazza sostituisce tutte le autorizzazioni settoriali, è una nuova procedura alla quale hanno collaborato Arpa, Azienda Usl e gestore (comunicato n. 91).
Dalle attuali 140 mila tonnellate all’anno si passa a una potenzialità di termovalorizzazione di 240 mila tonnellate di rifiuti. L’obiettivo fissato dal Piano provinciale rifiuti è quello di raggiungere il 55 per cento di raccolta differenziata, di avviare al termovalorizzatore il 42 per cento dei rifiuti solidi urbani prodotti esclusivamente nel modenese, per arrivare al progressivo abbandono dello smaltimento in discarica.