consiglio provinciale straordinario con luzzattoa carpi il dibattito sulla giornata della memoria

“Non vogliamo, non dobbiamo versare lacrime per un’altra Auschwitz”. Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini aprendo il dibattito sulla Giornata della Memoria nel corso del Consiglio provinciale straordinario che si è svolto lunedì 24 gennaio a Carpi con la partecipazione di Amos Luzzatto, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane. Dopo il saluto del sindaco Enrico Campedelli, Sabattini ha sottolineato la vicinanza al popolo vittima della Shoah (“oggi siamo tutti ebrei”) e ha ribadito la necessità di non dimenticare.


Per Tomaso Tagliani (Udc) la celebrazione il 27 gennaio dei 60 anni della liberazione, nel 1945, del campo di Auschwitz rappresenta “uno stimolo a non restare indifferenti perché il Male non è un incidente di percorso della storia”. Walter Telleri (Verdi) ha suggerito iniziative concrete sui luoghi della memoria anche nella prospettiva di celebrare i 60 anni della Resistenza e ha proposto di ricordare la figura di don Sante Bortolai, parroco di Savoniero e deportato.


Per Giorgio Barbieri (Lega) e Antonio Caselli (An) bisogna valorizzare figure come quella di Perlasca o Salvo D’Acquisto che “seppero dare un segnale di speranza in quella storia di dolore e sofferenze”. Per Caselli, inoltre, alla fine del secolo delle barbarie delle ideologie bisogna sapere ripartire dall’uomo, mentre sul piano politico è importante riconoscere i diritti del popolo israeliano. “Affinché non si ripeta quell’orrore – ha aggiunto Claudia Severi, capogruppo di Forza Italia – bisogna riflettere oggi sull’antisemitismo vestito da antisionismo che vuole escludere il diritto di una nazione”.


Stefano Lugli (Prc) ha ricordato come il dramma deportazione nei lager abbia riguardato, insieme a milioni di ebrei, anche “comunisti, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e malati di mente” e ha affermato che la Giornata della Memoria è anche l’occasione per rilanciare i valori della Resistenza. Per Elena Malaguti (Margherita), secondo la quale bisogna “saper ascoltare la voce dei luoghi della memoria”, di fronte “all’anestesia della coscienza morale prodotta dall’ideologia, il nostro compito è garantire per le nuove generazioni la formazione di coscienze responsabili”.


Claudio Bergianti (Ds) ha sottolineato come la tragedia della Shoah si sia sviluppata nel cuore di un’Europa colta ed evoluta (“non abbiamo alibi”) come frutto dell’ideologia che non accetta la diversità. “Serve oggi – ha affermato Bergianti – un lavoro educativo paziente e in profondità su questo tema che abbia anche la capacità di andare oltre i linguaggi più immediati”.


Dopo l’intervento conclusivo di Luzzatto dedicato all’attualità della Shoah (“ci sono segnali di antisemitismo, ma anche di banalizzazione dello sterminio, considerato alla stregua di un evento bellico”) e all’importanza di rivolgersi ai giovani (“sono attenti e recettivi, non deludiamoli”), il presidente del Consiglio provinciale Luca Gozzoli ha sottolineato che “questa seduta del Consiglio sarà davvero straordinaria se sapremo farla vivere nell’attività quotidiana”.

Pubblicato: 25 Gennaio 2005Ultima modifica: 27 Maggio 2020