Uno sguardo sereno rivolto al futuro di una donna che porta in grembo una nuova vita. E’ l’immagine scelta da Provincia e Comune di Modena per la celebrazione dell’8 marzo. Il manifesto sulla Festa della donna, che viene affisso in questi giorni, è un’opera della modenese Cristina Ghelfi, una delle sei artiste protagoniste della mostra “Tracce di vita” che verrà inaugurata martedì 8 marzo e rimarrà aperta fino al 25 marzo nel Palazzo della Provincia, in viale Martiri della Libertà 34 a Modena.
Oltre che di Cristina Ghelfi, l’esposizione comprende opere pittoriche e fotografiche di Anna Lisa Bondioli, Michela Lorenzi, Chiara Tagliazucchi, Elisa Turchi e Antonella Monzoni che offrono un’interpretazione della vita al femminile.
Installazioni fotografiche sono quelle proposte da Bondioli (“Ciò che rimane sempre e soltanto”, tre coppie di foto a colori) così come quelle di Turchi (“Queen”, tre stampe digitali su forex) e Monzoni (“La camera della sposa”, sei stampe cromogena) che scelgono entrambe il giorno delle nozze come momento simbolico. Ghelfi espone due dipinti digitali stampati su tela con interventi in acrilico dal titolo “City” e “Sei”.
Graffite e tempera su carta è la tecnica impiegata da Michela Lorenzi per le sue opere “Monkey 1 e 2”, espressione di una poetica figurativa con tocchi di femminilità inquietante, mentre Tagliazucchi si affida all’olio su tela per “parlare” della donna attraverso grandi visi di bambini.
Le opere, esposte negli spazi antistanti la sala Giunta al terzo piano del Palazzo della Provincia, saranno visitabili tutti i giorni dal lunedì al venerdì negli orari di ufficio.