Già da domenica 10 aprile il sistema di monitoraggio dei fiumi della Provincia di Modena ha evidenziato uno scenario particolarmente preoccupante.
I dati dei 187 tra idrometri e pluviometri sparsi sulle due aste principali di Secchia e Panaro e sul reticolo minore arrivavano via radio ogni 30 minuti alla centrale della Protezione civile della Provincia fornendo un quadro sempre più negativo: il alcune zone tra domenica e lunedì sono scesi oltre 100 millimetri di pioggia in 48 ore: un dato paragonabile alla piena dell’ottobre del 1996, la più consistente di questi anni.
Il sistema di monitoraggio, tutto computerizzato, è in grado anche di prefigurare gli scenari in caso di aggravarsi della situazione: quali territori sono più a rischio, le case o le strutture potenzialmente interessate.
In questo modo è possibile programmare per tempo tutti gli interventi necessari, dalle eventuali evacuazioni di cittadini a rischio, agli interventi di protezione, fino all’impiego delle forze necessarie da mettere in campo.
Come è successo peraltro con questa ondata di piena. In questi giorni sono entrati in azione oltre 120 volontari della Consulta provinciale di Protezione civile, sudditi in 47 squadre che hanno mantenuto un controllo costante sugli argini dei fiumi.