Una visione strategica comune per lo sviluppo sostenibile della montagna modenese, azioni e progetti specifici rivolti allo sviluppo delle aree collinari e montane nell’ambito di una quadro integrato di interventi, ma anche programmazione coordinata delle risorse destinate all’area, valorizzazione della progettazione locale e corsie privilegiate per candidare idee e progetti innovativi ai finanziamenti su programmi nazionali ed europei.
Sono i contenuti dell’Intesa istituzionale di programma, lo strumento previsto dalla nuova legge regionale sulla montagna per sostenere lo sviluppo socio-economico dell’Appennino, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale con il voto della maggioranza di centro sinistra, di An, della Lega e dell’Udc, con l’astensione di Forza Italia.
“E’ uno strumento che valorizza le risorse della montagna e rende protagonista il territorio, grazie alla collaborazione fra le tre Comunità montane, di una cultura del progetto e della programmazione concertata” ha spiegato Maurizio Maletti, assessore provinciale alle Politiche urbanistiche e alla qualità del territorio, ricordando come negli ultimi anni, grazie all’esperienza dei Patti territoriali e all’attuazione delle politiche dei Fondi strutturali europei, siano stati attivati investimenti nel territorio montano per oltre 172 milioni di euro tra il 2000 e il 2004, con 291 progetti pubblici e 518 privati (tabella allegata). “Nella prospettiva di una riduzione delle risorse nazionali ed europee sulla quali poter contare – aggiunge l’assessore Maletti – è importante utilizzare tutte le potenzialità offerte dalla nuova normativa per individuare insieme le priorità e realizzare gli interventi”.
Walter Telleri (Verdi) ha concentrato il suo intervento sui temi dell’agricoltura (“la situazione è drammatica”), sulla difesa del suolo e sulla necessità di investire sulla viabilità comunale. Anche Tomaso Tagliani ha sottolineato “l’allarme agricoltura in montagna, con tante imprese in ginocchio, a partire da quelle che producono Parmiggiano Reggiano”.
Giuseppe Vaccari (Ds) ha definito l’intesa un messaggio: “Consideriamo la montagna un patrimonio di tutti, funzionale all’equilibrio del territorio provinciale”. Domenico Tomei (Margherita) ha accusato il Governo di tagliare i fondi per la montagna, mentre Giorgio Barbieri (Lega nord) ha chiesto di selezionare maggiormente gli interventi. Un concetto ripreso anche dai consiglieri di Forza Italia nel motivare il voto di astensione del gruppo: “Sarebbe stato meglio concentrarsi su interventi mirati – hanno affermato Enrichetta Annovi e Giovanna Bertolini – così si rischia di scrivere il solito libro dei sogni privo di concretezza”.
Tabella: Interventi Pubblici e Privati derivanti dall’attuazione di politiche di sviluppo(*). Anni: 2000-2004
(valori finanziari in euro)
Area | Progetti Pubblici | Totale Investimenti | Progetti Privati | Totale Investimenti |
C.M. Frignano | 153 | 29.645.681 | 309 | 69.532.437 |
C.M. Ovest | 55 | 14.983.234 | 89 | 21.154.808 |
C.M. Est | 80 | 14.238.740 | 69 | 20.148.359 |
Intero Territorio | 3 | 1.031.107 | 51 | 1.597.868 |
Totale | 291 | 59.898.762 | 518 | 112.433.472 |
(*) Patti Territoriali, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di sviluppo socio-economico delle Comunità Montane, Piano di Sviluppo Locale Obiettivo 2, Programma Leader, Progetti di sviluppo e incentivazione turistica