Il dato che vede le donne penalizzate rispetto ai contratti a tempo indeterminato (uno su cinque contro il 30 per cento degli uomini) contrasta con il fatto che mediamente le donne hanno un titolo di studio più elevato rispetto agli uomini occupati. Infatti, l’indagine trimestrale sulle forze lavoro contenuta nel Rapporto 2004 del mercato del lavoro modenese informa che solo il 34 per cento degli uomini assunti ha almeno il titolo di scuola media superiore mentre ben il 42 per cento delle donne vanta lo stesso titolo di studio. Rispetto alle posizioni ricoperte in azienda si conferma la disparità in quanto la percentuale di donne che ricopre posizioni dirigenziali o di quadro è il 3,4 per cento a fronte del 6,5 per cento degli uomini.
Il tema sulla disparità prosegue anche analizzando i dati riguardanti i giovani (tra i 15 e i 24 anni) dove le donne rappresentano il 60 per cento della disoccupazione. Il distretto dove i giovani trovano più facilmente impiego è quello di Vignola, dove si riscontra anche il tasso di disoccupazione minore (9,2 per cento) e il tasso di occupazione più elevato (44,5 per cento).
Esaminando le domande dell’indagine campionaria emerge uno spaccato del rapporto tra giovani e lavoro. La maggioranza cerca un lavoro da dipendente, a tempo pieno e vicino a casa. I giovani quindi sembrano non ambire a un lavoro da libero professionista oppure a tempo determinato o parziale e che comporti lunghi spostamenti e viaggi.