sassuolo, due nuovi svincoli sulla pedemontana / 1ok del consiglio, costo due milioni e mezzo di euro

Due nuove rotatorie sulla Pedemontana a Sassuolo agli incroci con via Regina Pacis e la Radici, tra i più congestionati del distretto, saranno realizzate dalla Provincia di Modena con un investimento complessivo di circa due milioni e mezzo di euro.


La convenzione che permette l’avvio delle procedure progettuali è stata approvata oggi, mercoledì 13 aprile, dal Consiglio provinciale (vedi comunicato n. 458).


“Per snellire il traffico sulla Pedemontana – ha sottolineato Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – occorre eliminare tutti i semafori che rappresentano un intralcio alla circolazione. Questo è solo un primo passo al quale ne seguiranno altri su tutto il tratto da Sassuolo a Fiorano. L’obiettivo è realizzare il quarto stralcio della Modena-Sassuolo cioè il raddoppio della Pedemontana che deve diventare da due a quattro corsie”.


Questi interventi a Sassuolo, infatti, fanno parte di un piano complessivo della Provincia per l’adeguamento della Pedemontana.


Nei giorni scorsi è stata approvata un’analoga convenzione con il Comune di Fiorano che prevede una nuova rotatoria all’incrocio tra la Pedemontana e il nuovo tratto della Modena-Fiorano-Sassuolo urbana da Casinalbo a Fiorano che sta per essere completato da parte dell’Anas e una rotatoria all’incrocio sempre tra la Pedemontana e via Ghiarola nuova con un investimento complessivo di tre milioni e mezzo di euro.


In totale le convezioni con Sassuolo e Fiorano, quindi, mettono in campo risorse complessive pari a oltre sei milioni di euro per la viabilità del distretto ceramico di cui quattro mezzo fanno parte del pacchetto di 67 milioni proveniente dal passaggio delle competenze dall’Anas alla Provincia per il prolungamento e adeguamento della Pedemontana e della tangenziale di Nonantola.


Come ha evidenziato Pagani, l’eliminazione di tutti i semafori sulla Pedemontana e l’apertura entro l’estate del terzo lotto della Modena-Fiorano-Sassuolo rappresentano due passi fondamentali per favorire la mobilità del distretto ceramico.

Pubblicato: 14 Aprile 2005Ultima modifica: 25 Agosto 2005