Via libera del Consiglio provinciale, riunito al Programma 2005-2006 per il sistema integrato dell’istruzione, della formazione professionale, dell’orientamento e delle politiche del lavoro. Il documento, sulla base degli indirizzi formulati dalla Regione, delinea le strategie di intervento per l’utilizzo nel biennio di 31 milioni e 600 mila euro del Fondo sociale europeo.
Hanno votato a favore la maggioranza di centrosinistra, astenuto il centrodestra.
Fabrizio Righi, assessore provinciale al lavoro, illustrando le diverse opportunità concrete offerte ha sottolineato “le azioni per avviare al lavoro le persone disabili che nel 2004 sono state 454, 378 dei quali a tempo indeterminato”. Mentre Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione ha evidenziato che “grazie all’integrazione tra istruzione e formazione puntiamo a mantenere tutti i ragazzi nel sistema scolastico almeno fino a 16 anni”.
Durante il dibattito in Consiglio Claudia Severi (FI) ha parlato di “piano caratterizzato da buone intenzioni soprattutto nel reinserimento dei lavoratori che hanno perso il lavoro. Rimangono però alcune perplessità sul monitoraggio dell’uso delle risorse, in particolare sui risultati conseguiti”. Un giudizio ripreso anche da Cesare Falzoni (An), mentre Giorgio Barbieri (Lega nord) ha chiesto “una visione diversa che si concentri sui settori in crisi, come quello tessile, sul reinserimento degli addetti ma anche sulla formazione degli imprenditori, per garantire una efficace permanenza in un mercato del lavoro in rapida evoluzione”.
Elena Malaguti (Margherita) ha giudicato positivamente il piano “perché riesce a tenere conto della complessità del mondo del lavoro e delle necessità individuali dei lavoratori, agendo con tempestività nelle situazioni di crisi”.
Anche Stefano Lugli (RC) ha espresso un giudizio positivo perché “consolida un legame tra studio e lavoro garantendo una formazione continua”.