Insieme agli indicatori della domanda sociale e dell’offerta, il rapporto messo a punto dalla Provincia di Modena e presentato nel convegno di giovedì 20 gennaio delinea anche il contesto socio-economico.
I dati confermano alcune tendenze già emerse in passato come la struttura demografica: ad esempio la dimensione delle famiglie si rimpicciolisce sempre di più (nel 2001 era mediamente di 2,47 componenti, mentre nel 2003 è scesa a 2,44); le famiglie con un solo componente salgono al 27,6 per cento; quelle con due componenti rappresentano il 29,3 per cento; quelle con tre persone il 22,7 per cento; quelle con quattro il 15 per cento. Il tasso di natalità è del 9,5 per cento, inferiore a quello di mortalità che è del 10,4. Il tasso di occupazione sale al 69,3 per cento, più alto di quello regionale (68,6 per cento) e nazionale (57,1 per cento).
Si conferma la crescita della popolazione anziana (le persone con più di 65 anni di età) che al 31 dicembre del 2003 aveva raggiunto quota 134 mila pari al 20,6 per cento della popolazione con un incremento del 1,73 per cento rispetto all’anno precedente. Fra la popolazione anziana in forte aumento la categoria degli ultrasettantacinquenni (sono oltre 65 mila) con una crescita annua del 2,20 per cento. Il numero di anziani seguiti in assistenza domiciliare integrata è passato dai 2.266 dell’anno 2000 ai 3.767 nel 2003; le persone con assegno di cura erano 1.800. Nello stesso anno le case protette erano 47 con 2.403 utenti.
Significativi i dati sull’infanzia riferiti sempre al 2003: gli asili nido sono 110 (l’anno precedente erano 97) con un totale di 4 mila iscritti (l’anno precedente erano 3780) e una lista d’attesa di mille.