A scuola in sicurezza

Siglato un accordo tra Provincia di Modena, Protezione civile e Aniem per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riferimento al rischio sismico.
Un progetto pilota per tutte le province italiane.
[n. 1 - gennaio 2011]

Mettere in sicurezza gli edifici scolastici, con particolare riferimento al rischio sismico, attraverso una collaborazione tra pubblico e privato. Ha questo obiettivo l’accordo siglato dalla Provincia di Modena, dal Dipartimento nazionale di Protezione civile e da Aniem, associazione nazionale imprese edili che associa circa ottomila piccole e medie imprese del settore. Si tratta di un accordo pilota, che ha Modena come prima sede di sperimentazione, e che si candida a diventare un modello da applicare in tutte le province italiane.

L’accordo prevede la realizzazione, entro un periodo di sei mesi, di una ricognizione puntuale di tutte le scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, presenti nei Comuni modenesi classificati a rischio sismico.

Aniem, previo accordo con i Comuni proprietari degli edifici, si assume l’onere di completare le verifiche, al fine di avere un quadro complessivo delle esigenze di messa in sicurezza e consentire quindi una valutazione precisa degli interventi da realizzare sulle strutture scolastiche. Quindi, attraverso un global service, potranno essere attivati gli interventi con la modalità del project financing, con risorse private che andranno a completare il contributo statale.

«La sicurezza delle scuole e degli studenti è un obiettivo prioritario, sul quale la Provincia ha investito molto in questi anni» spiega il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini. E questo accordo «rappresenta una soluzione innovativa per risolvere il problema della messa a norma delle strutture, a fronte di una evidente sproporzione tra i reali fabbisogni e le risorse pubbliche a disposizione. Valutiamo con grande interesse questa collaborazione non solo in quanto proprietari di edifici scolastici, ma per la possibilità di applicare questo modello su area vasta, coinvolgendo i Comuni che, da soli, non sarebbero in grado di far fronte agli oneri della messa a norma antisismica»

Il coinvolgimento dei privati – sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente e Protezione civile, Stefano Vaccari, «passa attraverso l’individuazione di soluzioni in grado di produrre reddito, quali ad esempio l’ eventuale gestione di spazi e servizi previsti all’interno delle scuole ma anche interventi per ridurre i consumi energetici o per produrre energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico sui tetti. E questo – aggiunge Vaccari – potrà produrre, anche, un miglioramento delle performance ambientali».

«Il patrimonio scolastico richiede una manutenzione costante, ma soprattutto una garanzia di sicurezza ad iniziare proprio dalle connotazioni antisismiche –  afferma il presidente dell’Aniem Dino Piacentini – Con questo progetto, che porteremo anche a Perugia nei prossimi giorni, l’Aniem intende uscire da una logica meramente rivendicativa di spazi e risorse, assumendo un ruolo sempre più propositivo e collaborativo con le Istituzioni. Si tratta di un’iniziativa che coniuga aspetti sociali ed economici: il progetto mira infatti ripristino della sicurezza negli edifici scolastici e contemporaneamente offre l’opportunità di rilancio a un sistema economico a connotazione fortemente specialistica come quello delle piccole e medie imprese».

 

Pubblicato: 13 Gennaio 2011Ultima modifica: 26 Maggio 2022