“La Provincia di Modena con Sakineh. Salviamo Sakineh condannata alla lapidazione”. E’ l’appello lanciato dal Consiglio provinciale di Modena con un ordine del giorno, proposto da tutti i gruppi e approvato all’unanimità mercoledì 15 settembre, che impegna l’ente ad aderire alla mobilitazione promossa dal Governo italiano e a sostenere l’azione diplomatica avviata di concerto con l’Unione europea e l’Onu per chiedere la commutazione della pena inflitta a Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni, madre di due figli, che rischia la morte per lapidazione per essere stata condannata per adulterio dalle autorità della Repubblica Islamica dell’Iran.
Il documento invita la giunta anche a «proseguire nella politica di convinta opposizione verso l’applicazione di pene in contrasto coi diritti inviolabili di ogni persona affinché anche le tante altre donne in attesa di esecuzione di sentenza non debbano patire lo stesso strazio».
Tra le richieste del documento anche quella di sollecitare il Governo «affinché l’Italia sostenga in ogni sede e circostanza la moratoria contro la pena di morte e vengano promosse apposite iniziative politiche di sensibilizzazione sui diritti inviolabili della persona umana»