Da giugno a settembre nei comuni dell’Appennino modenese è in programma la ventesima edizione della rassegna “Appennino in scena”, la manifestazione con la quale la Provincia sostiene la programmazione culturale estiva nelle località turistiche della montagna modenese. Si tratta di un nutrito calendario di iniziative, tra concerti musicali, esibizioni di teatro di strada ed arte varia, spettacoli di danza e folkloristici, ricostruzioni storiche per ricordare e celebrare le proprie origini.
Grazie ad “Appennino in Scena” i turisti e i visitatori possono vivere in compagnia serate divertenti e stimolanti, dopo aver trascorso la giornata alla scoperta delle bellezze naturali di cui la montagna modenese è ricca, con escursioni a piedi o mountain bike, oppure nel relax più totale con i propri cari o anche praticando sport di tutti i tipi, grazie alle tante strutture sportive a disposizione, o ancora visitando i borghi e degustando le specialità enogastronomiche locali.
Appenino in Scena è un’iniziativa promossa dalla Provincia di Modena, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Collaborano alla riuscita dell’edizione 2011 la Regione Emilia Romagna, i Comuni di Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Riolunato, le Associazioni Antares per la musica di Sestola, Borgo Castello di Savignano sul Panaro, Cantieri d’arte di Castelnuovo Rangone, Corno Magico di Pievepelago, Dama Vivente e Mercurdo di Castelvetro, Il Ponte di Polinago, e poi ancora Pro Loco di Piandelagotti, Promozione Turistica di Fanano, Zocca c’è, il Circolo Il Castello di Monfestino, il Comitato Organizzatore Frignano in Festival, il Laboratorio Musicale del Frignano di Pavullo, Musica Officinalis di Polinago, PromAppennino di Zocca, Sestola CREA, la Polisportiva Savoniero Susano di Palagano e SGP di Sassuolo.
Appennino in Scena comprende 21 rassegne, ciascuna con una proprio calendario di appuntamenti.
Fra gli appuntamenti più attesi segnaliamo dal 26 giugno al 21 agosto in varie località e sedi tra cui Fanano, Pavullo nel Frignano e Sestola l’ottava edizione del Festival “Arte a 6 corde”, tra musica classica, jazz, flamenco ed altri generi accomunati dall’uso della chitarra, dal 2 luglio al 22 agosto in diverse località tra cui Prignano, Pavullo, Riolunato, Fiumalbo e Fanano l’ottava edizione della rassegna “Le Regioni dei suoni”, un viaggio nella musica popolare per rivivere i ritmi, le melodie e gli echi degli antichi strumenti musicali.
A Serramazzoni, Pavullo, Fanano e Sestola dal 2 al 15 agosto è in programmma la trentesima edizione della rassegna internazionale “Frignano in Festival”, 10 spettacoli di danza e folclore con corpi di ballo provenienti quest’anno da Perù, Polonia, Argentina e Repubblica Ceca.
Nel mese di agosto a Pievepelago, Lama, Montefiorino, Riolunato e Fiumalbo va in scena la tredicesima edizione di “Le vie del suono”, la rassegna di musica e generi vari, dal jazz al classical, dal blues al rock, con grandi interpreti della musica contemporanea ed etnica.
Le rassegne storiche hanno uno spazio particolare nel cartellone di Appennino in scena.
Dal 23 al 31 luglio Frassinoro ospita la dodicesima edizione della “Settimana matildica”, con spettacoli, rievocazioni, conferenze, mostre, laboratori didattici, appuntamenti enogastronomici, animazioni per le vie e le piazze del paese con mercato medioevale, antichi mestieri, vita quotidiana del medioevo, dimostrazioni di combattimenti.
A Fiumalbo il 23 agosto è in calendario la “Festa di S.Bartolomeo”. A partire dalle 20.30 i membri della confraternita di S. Caterina di Siena detta dei “Dei Rossi” e dell’Immacolata Concezione detta “Dei Bianchi” sfilano per le vie del paese con stendardi ed antichi oggetti religiosi, accompagnati in processione da moltissimi fedeli in costumi tradizionali e paramenti originali.
Nel weekend del 10 e 11 settembre a Castelvetro si tengono la “Festa a Castello” e il “Corteo Storico”.
Chiude Appennino in scena un’altra rievocazione storica, in programma nel weekend del 17 e 18 settembre a Savignano sul Panaro. Si tratta della “Lotta per la spada dei Contrari”.