Parte nelle prossime settimane il progetto Palestre sicure che prevede una rete di palestre riconosciute dalle istituzioni pubbliche e dotato di personale specializzato in grado di assistere i pazienti (trapiantati, diabetici, obesi o riabilitazioni post operatorie) ai quali è stata prescritta dai medici l’attività fisica, come un qualsiasi farmaco.
Le palestre abilitate saranno individuate dalla Regione sulla base di un elenco di 15 palestre “etiche” modenesi quelle cioè dotate di strutture idonee e che hanno aderito ad un apposito codice etico.
Il progetto, coordinato da Ferdinando Tripi, responsabile della Medicina dello sport dell’Ausl di Modena, è stato illustrato giovedì 15 marzo nel corso dell’Assemblea provinciale dello Sport.
L’obiettivo del progetto Palestre sicure, promosso dalla Regione Emilia Romagna prevede appunto la creazione dei registri delle “Palestre etiche” e delle “Palestre sicure” dove opera personale laureato in scienze motorie o diplomati Isef uscito da un corso di formazione in collaborazione con l’Università di Bologna per conseguire il titolo di “referenti per la salute”
Nel corso dell’Assemblea sono intervenuti Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, Franco Bertoli, presidente del Coni, che ha illustrato il Libro bianco dello sport, la ricerca del Coni sull’attività sportiva a livello regionale, Stefano Vaccari, assessore allo Sport della Provincia di Modena, Antonino Marino, assessore allo Sport del Comune di Modena, e William Reverberi, presidente del Coni regionale.
Stefano Vaccari, assessore provinciale allo Sport, ha illustrato l’intervento straordinario finanziato nel 2011 che ha consentito a 412 ragazzi modenesi under 17 di praticare uno sport gratuitamente grazie ai fondi (oltre 50 mila euro) che la Provincia di Modena e la Fondazione Cassa di risparmio di Modena hanno stanziato con un apposito bando. Si è tratto di un intervento «utile e necessario vista la gravità della crisi che ha colpito tante famiglie – ha sottolineato Stefano Vaccari – anche se quest’anno non siamo nelle condizioni finanziarie di riproporlo; abbiamo comunque consentito a tanti ragazzi di iniziare o continuare a fare sport anche in momento difficile per le loro famiglie. Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di stimolare gli investimenti dei Comuni sull’impiantistica sportiva per migliorare ulteriormente l’offerta e favorire la riduzione delle spese sui consumi energetici, attraverso un nuovo bando nel 2012 con il quale consentire di mantenere ed allargare il numero dei praticanti».
L’assemblea provinciale dello sport si è conclusa con una tavola rotonda sulla Carta europea dei diritti della donna nello sport con la partecipazione di Massimo Mezzetti, assessore regionale allo Sport, Grazia Baracchi, presidente della Conferenza provinciale delle elette, Marcella Valentini, assessore provinciale alle Pari opportunità, Paola Lanzon, del coordinamento nazionale donne Uisp, e Natalia Lyamkina, presidente del Centro antiviolenza di Modena.