Atcm spa ha chiuso in terreno positivo l’ultimo bilancio della sua storia, con un utile d’esercizio di 76mila euro, un aumento di oltre il 10 per cento dei passeggeri e l’aumento dei ricavi relativi ai servizi di trasporto di linea. L’efficienza gestionale raggiunta si evidenzia nel minor peso dei costi della produzione, per servizi e per il personale, a fronte del sostanziale mantenimento dei servizi erogati in termini di chilometri percorsi.
«Grazie a questi risultati si può guardare con ottimismo al nuovo percorso iniziato il 1° gennaio 2012 con la nascita di Seta» osserva Pietro Odorici, presidente di Atcm e, dall’inizio dell’anno, presidente di Società Emiliana Trasporti Autofiloviari, il nuovo operatore del trasporto pubblico dell’Emilia occidentale nel quale sono confluite le aziende di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
«I numeri dell’esercizio 2011 – commenta il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini – certificano l’avvenuto risanamento aziendale, avviato nel 2009 quando Atcm, prima azienda di trasporto pubblico locale in regione e tra le prime in Italia, ha aperto il proprio capitale a soci esterni».
«In quest’ottica – aggiunge Daniele Sitta, assessore all’Economia con delega alle società partecipate del Comune di Modena – è stato determinante il piano industriale triennale improntato al raggiungimento dell’efficienza gestionale, del contenimento dei costi e del recupero dei passeggeri».
Obiettivi che, a detta dell’amministratore delegato di Seta spa Claudio Ferrari, «sono stati raggiunti grazie a una pluralità di azioni che hanno portato a un notevole recupero di efficienza e redditività, con riflessi positivi sui principali indicatori di performance aziendale: i chilometri percorsi da ogni autista e da ogni mezzo, i ricavi per chilometri e i ricavi medi per viaggiatore».
Il bilancio 2011 vede quindi realizzati gli obiettivi fissati nel piano industriale 2009-2011, chiudendo con un utile di 76mila euro.
«Per quanto limitato nell’importo – fa notare Odorici – si tratta di un risultato importante perché l’azienda non chiudeva in attivo dal 2004. L’andamento del triennio 2009-2011 evidenzia un chiaro e consistente miglioramento del risultato economico, che nel 2009 scontava una perdita di 3,6 milioni ed è arrivato al risultato positivo del 2011 dopo un deficit di circa un milione di euro nel 2010».
L’ottimizzazione dei turni degli autisti e la riorganizzazione del personale diretto ed indiretto ha portato a una riduzione complessiva dell’organico, con conseguente calo dei costi: si è passati dai 629 dipendenti del 2009 ai 523 del 2011. Poiché, nello stesso periodo, il servizio offerto in termini di chilometri percorsi è rimasto sostanzialmente stabile, attestandosi sui 13 milioni l’anno, è sensibilmente di conseguenza aumentata la produttività di ogni addetto.
Nonostante la costante riduzione delle risorse statali destinate alle aziende di trasporto pubblico locale per il rinnovo delle flotte mezzi, nel triennio 2009-2011 Atcm ha continuato a investire in nuovi mezzi e nuove tecnologie. L’impegno complessivo è stato di 10 milioni di euro, impiegati per l’acquisto di 43 nuovi autobus (dei quali 2 filobus e 6 autosnodati) e per dotazioni infrastrutturali ad alto livello tecnologico: la nuova centrale operativa di controllo, in grado di monitorare in tempo reale tutta la flotta; la bigliettazione contactless (senza contatto) su tutti i mezzi; i servizi di informazione sui passaggi dei bus in tempo reale via sms.