La società Autostrada del Brennero ha presentato nei giorni scorsi al ministero delle Infrastrutture la proposta di finanza di progetto con l’obiettivo di ottenere la nuova concessione della A22.
Il progetto prevede un piano di investimenti da sette miliardi e 200 milioni di euro, finalizzato non solo a garantire la manutenzione, il periodico risanamento e il complessivo ammodernamento dell’infrastruttura, ma a trasformare l’arteria da analogica a digitale, a favorire la transizione ecologica e una mobilità intermodale.
Il piano prevede l’allargamento a tre corsie del tratto Verona-Modena e il completamento della terza corsia dinamica sul tratto Bolzano-Verona si accompagneranno alla sistematica estensione della tecnologia necessaria alla guida autonoma e allo sviluppo, accanto alla rete di rifornimento per auto elettriche a batteria, dei punti di ricarica per veicoli a idrogeno.
Per quanto riguarda il territorio modenese, il piano fornisce le risorse necessarie per il completamento della rete autostradale con la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana e per migliorare la viabilità di accesso all’autostrada.
Il progetto era stato presentato nelle scorse settimane al Consiglio provinciale di Modena da Diego Cattoni, amministratore delegato della società Autobrennero, e dal presidente della società Hartmann Reichhalter.
Durante l’incontro è emerso anche che, non appena si sbloccherà la vicenda della concessione, la società è pronta a partire innanzitutto con i lavori del nuovo svincolo di accesso tra la A22 e l’Autosole a Modena, con un investimento di 130 milioni di euro, opera fondamentale il cui progetto esecutivo è già stato deliberato come primo lotto dei lavori della terza corsia da Verona a Modena.