Sono cinque, alla data del 30 settembre, le biblioteche ancora completamente inagibili a causa del sisma: tre comunali, a Finale Emilia, Mirandola e Cavezzo, e le due modenesi degli istituti scolastici Sigonio e Venturi. Temporaneamente inagibili sono gli edifici delle biblioteche di Concordia e Novi mentre si stanno eseguendo i lavori di consolidamento in quelle di Marano, Medolla e San Felice dove, dal 9 settembre, ha aperto la struttura provvisoria in legno BiblioPark. A Cavezzo è ancora in funzione la Bibliotenda e a Finale sono in corso le procedure per l’installazione dei moduli provvisori. Nel mese di settembre ha riaperto la biblioteca di Nonantola mentre sono parzialmente fruibili le biblioteche Loria e Falco magico e la ludoteca di Carpi. Infine, non hanno riportato danni ma sono tuttora chiuse le biblioteche di Camposanto, il cui personale è impegnato nelle operazioni amministrative a supporto della popolazione, e di San Prospero, occupata dagli uffici comunali.
«Diversi edifici che ospitano le biblioteche sono stati chiusi per mesi e alcuni lo sono tuttora, ma l’attività non si è quasi mai fermata – sottolinea l’assessore alla Cultura della Provincia di Modena Elena Malaguti – grazie soprattutto all’impegno costante e al grandissimo lavoro dei bibliotecari e degli operatori culturali che hanno attivato punti di lettura e di gioco anche nei campi con l’obiettivo di ricostruire un pezzetto di normalità».
Il Cedoc della Provincia di Modena ha riattivato i collegamenti alla rete bibliotecaria e fornito le strumentazioni portatili. È stato inoltre lanciato un bando per la raccolta di libri nuovi e usati messi a disposizione da privati e associazioni. Anche la comunità nazionale delle biblioteche si è mobilitata e, con il coordinamento del Cedoc provinciale, sono ancora in corso consegne di libri nuovi e usati: sia l’Ibc regionale sia l’Associazione Italiana Biblioteche hanno provveduto all’acquisto di molti libri nuovi. È stato individuato nella Biblioteca di Medolla il punto di raccolta di quantitativi ingenti di libri raccolti a livello locale e nazionale (oltre 10 mila), fra cui quelli raccolti dall’Ufficio Stampa di Ferrara (circa 3.500, donati da numerose case editrici); il Cedoc resta invece il punto di raccolta per piccole quantità di documenti.