Si è aperta lunedì 18 aprile la Conferenza di pianificazione del Piano operativo degli insediamenti commerciali (Poic) sulla base del documento preliminare approvato dalla giunta della Provincia di Modena, dopo che in ottobre il Consiglio provinciale aveva dato il via libera alle linee strategiche sulla base delle quali nei diversi ambiti territoriali si è avviato il confronto con le associazioni economiche e sociali.
«Proprio la valorizzazione del ruolo dei Comuni e delle loro forme associate – sottolinea l’assessore alle Politiche per l’economia locale Daniela Sirotti Mattioli – rappresenta una delle principali novità del Piano insieme a indicazioni per la promozione dell’innovazione e la riqualificazione della rete esistente, garantendone l’equilibrio, senza nuovi iper, ma con l’obiettivo in questa fase di crisi economica di cogliere ogni opportunità, soprattutto nel settore extra-alimentare giudicato carente, per favorire la crescita occupazionale, con particolare attenzione ai giovani e alle donne».
La Conferenza di pianificazione si è aperta con un approfondimento del quadro conoscitivo e si svolgerà tra aprile e maggio con la partecipazione di enti locali, associazioni economiche e sociali.
Sulla base delle proposte e delle valutazioni della Conferenza verrà redatto il Piano che entro l’estate sarà proposto al Consiglio provinciale per l’adozione, mentre l’approvazione definitiva, dopo la fase delle osservazioni, è in programma entro la fine dell’anno.
Ai Comuni, all’insegna della semplificazione, sarà concessa una maggiore autonomia per le previsioni di impatto limitato al loro ambito, ma la Provincia mantiene un ruolo forte di coordinamento con l’istituzione di un tavolo di valutazione e monitoraggio con le forze economiche e sociali.
Nel prossimo triennio, inoltre, si valuterà l’impatto del Poic sull’intero territorio, con particolare attenzione al settore alimentare: saranno proposte nuove modalità di consolidamento delle strutture esistenti, anche favorendo gli accordi tra produttori locali e distribuzione, in particolare per le nostre eccellenze (le produzioni dop, igp e tipiche), ma nello stesso tempo sarà chiesto ai principali Comuni di sottoscrivere un’intesa, una sorta di moratoria, per mantenere in questa fase l’equilibrio della rete.