Consiglio Provinciale, sì unanime a odg sulla ricostruzione

Richiesta una fiscalità agevolata per le zone colpite dal sisma e la rimozione dei vincoli del Patto di stabilità.
[n. 4 - Terremoto nel modenese - Dal Consiglio]

“Valutare sin d’ora e in ogni caso le richieste di fiscalità agevolata o di vantaggio per le zone colpite dal sisma, come promosso da sindacati, associazioni di categoria nonché dagli stessi sindaci dei Comuni terremotati; rimuovere i vincoli del Patto di stabilità, almeno per il prossimo triennio, garantendo agli enti locali le risorse necessarie nell’immediatezza; recepire, nel convertire il decreto sulla ricostruzione, le osservazioni presentate dalle istituzioni e dalle realtà socio-economiche delle comunità coinvolte con l’obiettivo della semplificazione normativa e della pianificazione territoriale”.

Sono alcune delle numerose e dettagliate misure che l’ordine del giorno, presentato da tutti i gruppi consiliari e approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale di Modena, chiede al Parlamento, al Governo e alla Regione di adottare per consentire la ricostruzione dopo il sisma.

Al Parlamento e al Governo il Consiglio provinciale di Modena chiede di dichiarare lo stato di calamità per i territori colpiti dal terremoto; di finanziare il Fondo per la ricostruzione, previsto dal decreto 74 del 6 giugno, con l’emissione di un bond di scopo da collocare presso le famiglie italiane; di; di sbloccare immediatamente le risorse stanziate per il 2012, in modo che la ricostruzione possa cominciare subito.

Si chiede inoltre di prorogare almeno fino alla fine del 2012 tutti gli adempimenti fiscali, e fino alla fine del 2013 quelli contributivi, sospendendo fino alla stessa data le rate dei mutui bancari e di ogni altra forma di finanziamento; di esentare dall’Imu e dal calcolo sul reddito, fino alla fine del 2014, gli immobili parzialmente o totalmente inagibili o oggetto di ordinanza di sgombero e comunque di prevedere forme di rateizzazione di tutte le imposte dirette e indirette e dei contributi previdenziali per le persone fisiche, le imprese e i lavoratori autonomi residenti o operanti nelle zone del sisma. 

Per sostenere le imprese, il Consiglio provinciale chiede a Governo e Parlamento di attuare misure dirette, concrete, rapide e non burocratiche, come fondi di garanzia specifici, tassi agevolati, credito d’imposta per chi assume, detassazione per il reddito di impresa e da lavoro autonomo reinvestito nell’impresa stessa, e di sospendere, almeno fino alla fine del 2013 gli studi di settore. Si sollecita infine un piano completo di messa in sicurezza e ricostruzione del patrimonio storico, artistico e monumentale e si invita a estendere il beneficio fiscale per le ristrutturazioni edilizie a tutti gli interventi sugli edifici resi necessari dalle conseguenze del sisma.

Incentrate sulla ricostruzione sono le richieste rivolte alla Regione che si sollecita ad accelerare i controlli sugli edifici, completando la ricognizione dei danni, per stabilire in tempi rapidi i criteri di riparto delle risorse. Alla Regione si chiede inoltre di approntare procedure e strumenti amministrativi per la ricostruzione il più possibile efficienti e celeri.

Pubblicato: 13 Luglio 2012Ultima modifica: 08 Luglio 2022