Fattorie aperte

Due week- end in 23 aziende per conoscere i prodotti tipici modenesi.
[n. 3 - maggio 2012
Panorama - Agricoltura]

“Escursioni” nei campi coltivati e nei vigneti e poi in cantina alla scoperta dei segreti della vinificazione, visite guidate nelle stalle e la possibilità di fare la conoscenza con gli animali da cortile, laboratori per fare il pane e il formaggio e degustazioni. Tornano, da domenica 13 maggio, le iniziative proposte da “Fattorie aperte” per far conoscere i prodotti di eccellenza del nostro territorio, capire dove nascono e come vengono fatti, incontrare i produttori.

La manifestazione, promossa dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con la Provincia di Modena e tutte le altre Province, è giunta alla 14ª edizione e prevede due appuntamenti: domenica 13 e domenica 20 maggio.

Nel territorio modenese partecipano 23 aziende agricole oltre al museo del Balsamico tradizionale di Spilamberto e quello del Castagno di Zocca. «È l’occasione – spiega Giandomenico Tomei, assessore provinciale all’Agricoltura – soprattutto per i bambini ma anche per gli adulti di conoscere da vicino il lavoro degli agricoltori, autentici “custodi” di un patrimonio che intendiamo promuovere e valorizzare, soprattutto tra le nuove generazioni, insieme all’attenzione per la genuinità e la bontà dei prodotti locali».

La guida di Fattorie aperte è distribuita nelle edicole, si può trovare negli Uffici relazioni con il pubblico (Urp) della Provincia e dei Comuni oppure può essere consultata on line: www.fattorieaperte-er.it e www.agrimodena.it. Le visite nelle aziende, aperte dalle 10 alle 18, sono gratuite, ma è consigliata la prenotazione telefonica soprattutto per chi vorrà consumare il pranzo. In ciascuna azienda è possibile acquistare presso lo spaccio i prodotti a filiera corta. Da ricordare in particolare l’Aceto balsamico tradizionale di Modena, il Parmigiano-Reggiano, i vini Lambrusco di Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro, il prosciutto di Modena e altre tipicità del territorio quali la Pera dell’Emilia, la patata di Montese, il marrone del Frignano e di Zocca, la ciliegia di Vignola, il mirtillo Nero dell’Appennino modenese e altri prodotti.

Pubblicato: 11 Maggio 2012Ultima modifica: 11 Luglio 2022