Sarà attivo anche nell’anno 2013 e avrà a disposizione un budget di 940 mila euro il protocollo “salva-sfratti”, promosso dalla Provincia di Modena e sottoscritto la scorsa primavera dalla Regione Emilia Romagna, dalle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola), dai Comuni modenesi e dalle parti sociali per supportare le famiglie che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone della propria abitazione, rischiando lo sfratto per morosità.
«L’emergenza abitativa – spiega l’assessore provinciale alle Infrastrutture e Sviluppo del territorio, Egidio Pagani – costituisce, nell’attuale crisi economica, uno dei fattori di maggiore e crescente tensione sociale che interessa ampi strati della popolazione. Per questo, dopo un monitoraggio sui primi sei mesi di applicazione del protocollo, si è deciso di apportare alcune modifiche per ampliare il numero dei beneficiari. Per il 2013, infatti, si è deciso di estendere a 17 mila euro il reddito Isee per poter presentare la domanda di contributo, e di ammettere anche quelle famiglie che si trovano nell’impossibilità di pagare regolarmente il canone di locazione, pur non avendo ancora ricevuto formalmente lo sfratto dal proprietario dell’abitazione».
Dall’inizio dell’applicazione del protocollo sono pervenute alla Provincia richieste di contributo presentate dai Comuni di Modena, Formigine, Maranello, Pavullo, Fiorano e Novi di Modena. Riguardano oltre 20 nuclei familiari colpiti da sfratto esecutivo per morosità, ai quali sono stati liquidati complessivamente circa 100 mila euro. «Una quota di risorse – spiega ancora Pagani – pari a circa 55 mila euro sarà destinata per soddisfare le richieste per il 2012 di coloro che hanno ricevuto una procedura di sfratto per morosità convalidata dal tribunale e per esaudire le pratiche che i Comuni stanno elaborando. Per l’anno 2013 resta a disposizione una cifra significativa, pari a 940 mila euro, per sostenere i nuclei familiari che si trovano in una situazione di morosità nel pagamento del canone di affitto o sono colpiti dal provvedimento di sfratto per morosità».
Le linee operative e la bozza del nuovo protocollo salva-sfratti 2013 sono state condivise da tutti i componenti del tavolo di concertazione, composto dai rappresentanti dei Comuni capo distretto, dai sindacati di categoria, dalle associazioni dei proprietari e rese note a tutti i Comuni durante la Conferenza delle Autonomie Locali del 17 dicembre scorso.
Al sostegno delle politiche abitative, con un’attenzione particolare ai Comuni colpiti dal terremoto, è rivolto poi un altro intervento della Provincia, finanziato da fondi regionali pari a 683 mila euro.
«Queste risorse, finalizzate sempre alle famiglie che non riescono a pagare il canone d’affitto, verranno destinate per il 35 per cento ai distretti che hanno al loro interno i 18 Comuni terremotati – spiega ancora Pagani – La somma restante verrà suddivisa tra gli altri distretti della provincia. La suddivisione dei fondi, che verranno assegnati ai Comuni capidistretti e da questi redistribuiti ai Comuni, è stata fatta sulla base del numero di sfratti emessi nell’anno 2011, delle domande ammesse a contributo per il pagamento dell’affitto e della popolazione residente».