Formazione lavoro

Programma provinciale per la formazione e il lavoro per il triennio 2011/2013. Saranno coinvolte almeno seimila persone in 3 anni.
[n. 7 - luglio 2011]

Sostenere i giovani al primo ingresso nel mondo del lavoro e facilitare il reinserimento professionale degli adulti, in particolare gli over 45, a rischio di espulsione dal mercato. Sono questi i due obiettivi prioritari del Programma provinciale per la formazione e il lavoro per il triennio 2011/2013, presentato in Consiglio provinciale mercoledì 15 giugno. Il Programma, finanziato con un contributo totale di dal Fondo sociale europeo e da leggi nazionali per un totale nel triennio di oltre 12 milioni di euro (di cui 11 milioni e 200 mila euro dal Fondo sociale europeo e un milione di euro da leggi nazionali), prevede interventi anche per la formazione dei lavoratori attivi e per l’inclusione delle categorie svantaggiate.

«È un programma triennale che deve fare i conti con una riduzione significativa delle risorse del Fondo sociale che sono state indirizzate per una gran parte sugli ammortizzatori sociali – spiega Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e Lavoro – quindi il nostro impegno è quello di indirizzare i fondi a disposizione sugli obiettivi prioritari, studiando i percorsi di formazione insieme alle organizzazioni sindacali e alle categorie economiche con le quali abbiamo istituito un apposito gruppo di lavoro. Il nostro intento – prosegue l’assessore – è proporre soluzioni mirate per sostenere da un lato un inserimento di qualità e il più possibile stabile nel mondo del lavoro e dall’altro avviare programmi sperimentali per la ricollocazione degli adulti. La previsione è quella di raggiungere almeno le duemila persone all’anno tra tutte le categorie».

Le risorse destinate alla formazione sono ripartite su tre assi di intervento: “adattabilità” (a cui sono assegnati circa un milione e mezzo di euro), intesa come qualificazione e riqualificazione dei lavoratori attivi, in particolare quelli con un basso livello di competenze; “occupabilità” (con 5 milioni e mezzo di euro), formazione e servizi rivolti agli inoccupati e a chi ha perso il posto di lavoro; “inclusione” (con oltre 4 milioni di euro) con azioni indirizzate alle categorie svantaggiate. I criteri per la programmazione degli interventi si baseranno sull’analisi dei fabbisogni, in modo da dare una risposta coerente alle esigenze delle imprese; sul coinvolgimento delle imprese stesse e sull’integrazione delle risorse pubbliche e private come i fondi interprofessionali.

Pubblicato: 07 Luglio 2011Ultima modifica: 09 Giugno 2022