Dopo le prime integrazioni dei servizi interaziendali partono le progettazioni relative all’area medica nell’ambito del percorso di unificazione tra i due ospedali modenesi, Policlinico di Modena e Ospedale civile di Baggiovara.
Il punto della situazione è stato illustrato nel corso della Cabina di regia, istituita la Conferenza territoriale sociale sanitaria della provincia di Modena nell’ambito della procedura sperimentale di fusione dei due ospedali.
Hanno partecipato anche Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, copresidenti della Conferenza stessa, oltre a Ivan Trenti, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, e Massimo Annicchiarico, direttore generale dell’Ausl di Modena.
Nella sua relazione Francesca Isola, direttore amministrativo dell’Ausl di Modena, ha annunciato che al 1 gennaio il patrimonio immobiliare dell’ospedale di Baggiovara è stato trasferito dall’Ausl all’Azienda ospedaliera Policlinico e l’approvazione della delibera di assegnazione temporanea all’Azienda Ospedaliera del personale dell’Ospedale Civile di Baggiovara (circa 1250 dipendenti complessivi).
Il direttore sanitario del Policlinico Luca Sircana ha illustrato i passi avanti compiuti nell’integrazione tra i due ospedali dei servizi dell’area sanitaria che condurranno alla creazione di un polo ospedaliero destinato a diventare un punto di riferimento assistenziale, clinico e scientifico di rilievo nazionale e un nodo strategico per tutta la rete dei servizi provinciale.
Il direttore sanitario dell’Ausl di Modena Bianca Caruso ha fatto il punto sui progetti dell’azienda e sulle ricadute che la fusione dei due ospedali avranno sulla riorganizzazione dei servizi sul territorio.
Il percorso di integrazione ha già portato all’unificazione dei servizi interaziendali come il personale, tecnologie sanitarie, acquisiti e logistica e fisica medica; sono stati regolamentati anche gli aspetti organizzativi relativi ai servizi di farmacia ospedaliera, informatica e data center, medicina legale, prenotazione delle prestazioni sanitarie, per l’esercizio della libera professione, le sperimentazioni e ricerca clinica e la formazione.