Il Centro unico provinciale di Protezione civile, aperto dal 20 maggio a Marzaglia, ha supportato i Coc, attraverso la funzione “materiali e mezzi”, nella logistica dei campi, gestendo le oltre 700 richieste di materiali e trattate la procedure relative all’assistenza agli sfollati (1.500 tende, 1.600 condizionatori, 654 teli ombreggianti, centinaia di bagni chimici e moduli bagno anche per gli attendamenti sparsi, oltre alle 70 tende fornite agli allevatori con non potevano abbandonare i propri animali) a cui si è aggiunta la gestione degli alimentari per i campi, forniti da numerose aziende del territorio e marche nazionali.
La funzione “sanità” ha gestito il trasferimento di oltre 1.700 anziani e disabili non autosufficienti in strutture della provincia di Modena e dei territori vicini perché si trovavano in residenze o abitazioni che dopo il sisma erano state giudicate non sicure, di cui una gran parte già rientrati.
Il Cup ha fornito anche un supporto amministrativo contabile ai Comuni relativamente alla prima assistenza, l’allestimento e gestione delle aree di accoglienza, la sistemazione in alberghi, i trasporti, l’analisi e la programmazione di 585 opere provvisionali urgenti. Complessivamente con la gestione di centinaia di pratiche nelle fase post terremoto sono state autorizzate spese dei Comuni pari a quasi 20 milioni di euro.
Il Cup collabora anche al programma degli interventi dei Vigili del fuoco e ha coordinato le verifiche di agibilità degli edifici pubblici e privati (nel modenese sono state effettuate oltre 24 mila sopralluoghi con scheda Aedes).
Il Centro, infine, ha coordinato con i Comuni le 12.393 richieste di Contributo per l’autonoma assistenza (Cas) arrivate ai Centri operativi comunali. Le domande riguardano oltre 30.000 componenti il nucleo familiare di cui oltre due mila con età superiore ai 65 e oltre 300 disabili.