«Al lavoro ogni giorno per una scuola sempre più inclusiva e attenta ai bisogni delle famiglie, che sia in grado di coniugare sicurezza degli edifici, qualità dell’offerta formativa e rispetto dell’ambiente, per garantire alle studentesse e agli studenti un’istruzione che non sia solo trasmissione di nozioni, ma educazione ad una cittadinanza attiva, certi che solo attraverso la sinergia tra istituzioni si possa crescere come comunità educante».
E’ quanto dichiarato dal presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia nel corso dell’incontro di venerdì 23 febbraio con il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena, Giuseppe Schena, nella sede della Provincia.
In particolare il presidente Braglia ha sottolineato «quanto sia fondamentale la sinergia con l’ufficio scolastico provinciale, che in questi anni ha svolto un ruolo decisivo nelle complesse problematiche che hanno investito la nostra società, dalla crisi pandemica, al sovraffollamento delle classi, al trasporto scolastico, alla sicurezza, e di questo ringrazio la dottoressa Tomaselli, che in questi mesi di collaborazione ha operato sempre attivamente con i nostri uffici per arrivare a soluzioni condivise che avessero come obiettivo il miglioramento dell’offerta didattica e quindi della qualità del nostro sistema di istruzione superiore».
Giuseppe Schena, ricopre l’incarico lasciato da Veronica Tomaselli e nell’incontro con il presidente Braglia ha sottolineato «l’importanza di mettere al centro del nostro lavoro i ragazzi, nella logica formativa di una scuola che sia sempre più esperienza educante. Per questo è fondamentale che ogni agenzia educativa lavori con l’obiettivo di promuovere una cittadinanza responsabile e attiva.
Credo nella relazione diretta, come strumento per conoscere e ascoltare i bisogni dell’altro, sia che si tratti di studenti, che di insegnanti e di famiglie. Sono certo – ha concluso Schena – che anche con la Provincia di Modena proseguiremo quel rapporto di collaborazione ben consolidato in questi anni nella consapevolezza che il confronto istituzionale sia fondamentale per lo sviluppo sociale e la qualità della nostra scuola».