La civiltà contadina in mostra

Con 2.000 reperti il mondo rurale del ‘900 rivive nel Museo di Bastiglia.
[n. 2 - marzo 2012]

Il Museo della civiltà contadina, istituito dal Comune di Bastiglia nel 1977 con sede in un edificio storico, ha un patrimonio di oltre duemila reperti, che riguarda i più diversi aspetti della cultura scaturita dal mondo rurale modenese, della prima metà del Novecento insieme a testimonianze della storia di Bastiglia, della quattrocentesca Conca sul canale del Naviglio e dell’antico mulino estense.

Nelle ricostruzioni ambientali del museo si trovano il telaio per la tessitura delle stoffe e la segatrice per foraggi “reinventata” ai fini della mietitura; la trappola per piccoli animali costruita con una grattugia da cucina e il banco da lavoro del calzolaio completo di ogni attrezzo o l’acchiappamosche in vetro; il girello in legno e i giocattoli costruiti in casa per i bambini, fino alle grandi attrezzature, conservate al Padiglione delle macchine agricole. Tra queste spiccano, per la sua storia, il prototipo della Fiat 60R, trattrice del 1940-41, sepolta a Baggiovara per evitarne la razzia da parte delle truppe naziste e recuperata nel maggio del 1945 e la trebbiatrice “Carra”, alla quale sono accoppiate le altre macchine agricole utili al suo funzionamento e a completare il ciclo delle operazioni della trebbiatura.

All’interno del Museo, molto suggestiva per il visitatore è la sala espositiva che evoca il focolare domestico e che raccoglie utensili, ceramiche da mensa e da fuoco, una collezione di ferri da stiro e arredi come la “panareina”. La sala ha al centro un vero camino e la tavola, attorno ai quali si riuniva la famiglia contadina.

Pubblicato: 27 Marzo 2012Ultima modifica: 14 Giugno 2022