La Ghirlandina ritrovata

Modena ha riabbracciato il suo simbolo.
Conclusi i lunghi lavori di restauro, la Ghirlandina svetta bianca nel cielo modenese.
[n. 10 - novembre 2011]

Venerdì 11 dicembre Modena ha ritrova una amica, una visione che da sempre definisce l’orizzonte dei modenesi e li accompagna rassicurante nel corso della vita.

Più di ogni altro simbolo e monumento, la Ghirlandina rappresenta l’identità dei modenesi, indissolubilmente legata al Duomo di cui è torre campanaria e assieme dichiarata dall’Unesco patrimonio artistico dell’umanità.

Dopo oltre tra anni di lavori il restauro si è concluso, il telo di Paladino ed i ponteggi, che per questo periodo ne nascondevano la vista, sono stati rimossi e con una informale festa cittadina la Ghirlandina è stata riconsegnata nella sua elegante bellezza ai cittadini.

Assieme ai brindisi a lambrusco e bensone, i discorsi del sindaco Giorgio Pighi e delle autorità, immancabilmente si è tenuto il “mini sproloquio” della Famiglia Pavironica. Sandrone ha ricordato ai modenesi, come avviene alla fine di ogni tradizionale discorso del Giovedì grasso, di tenersi ben stretti a “cla piòpa sàcca, èlta e drétta, piantèda in d’l’umbréghel ed Mòdna, ch ‘la s ‘ciama Ghirlandèina” (quella pioppa secca, alta e dritta, piantata nell’ombelico di Modena, che si chiama Ghirlandina).

A ricordare la complessità dei lavori di restauro è stata inaugurata una mostra (11 novembre – domenica 27 novembre) curata dall’architetto Rossella Cadignani, responsabile per il Comune dei lavori di restauro. L’esposizione – ospitata sotto i portici di piazza Grande, a piano terra del Palazzo Comunale e all’interno della Ghirlandina – si intitola “Con mani sapienti” e racconta attraverso una serie di fotografie il lavoro svolto da un centinaio di operai e tecnici – una trentina dei quali restauratori, per restaurare la torre, le tecniche impiegate e la capacità professionale delle persone che vi hanno lavorato.

“Per affrontare la complessità del restauro di una torre medievale alta quasi 90 metri, segnata sulla superficie e nella struttura dal passare del tempo, sono state coinvolte molteplici professionalità e sono stati necessari quasi quattro anni di studio e lavoro per restituire alla vista dei cittadini l’importante monumento, simbolo tradizionale della città”, commenta Rossella Cadignani.

Nell’ambito della mostra, all’interno della Ghirlandina, sarà esposto un modello ligneo in scala 1:50 della torre civica di Modena, eseguito dall’intagliatore Germano Bertolani.

Pubblicato: 11 Novembre 2011Ultima modifica: 11 Luglio 2022