Il modo in cui la Giunta Sabattini ha tentato di scaricare sul Governo le proprie responsabilità in materia di edilizia scolastica e trasporto pubblico è vergognoso. L’amministrazione PD è pronta a tutto, anche a giocare al massacro con gli interessi dei cittadini, pur di attaccare l’esecutivo e alimentare la propaganda politica. In Consiglio provinciale il Presidente Sabattini ha avuto anche la faccia tosta di fare intendere che anche il buco da oltre tre milioni di euro, provocato dalla propria incapacità di ridurre gli sprechi, è colpa di Berlusconi.
Entrando nel merito dei problemi, dietro la propaganda, si scopre però che a tagliare davvero e a non garantire ciò di cui la scuola ha bisogno è proprio la Provincia. Nel programma triennale degli investimenti 2010-2012 della Provincia, che ha competenza per l’edilizia scolastica, non sono previsti interventi sulla scuola, nonostante la cronica carenza di aule. E pensare che l’Amministrazione ha mantenuto a livelli record la tassazione locale sulle famiglie modenesi. Quest’anno sarebbero circa 200 gli studenti che hanno dovuto cambiare la scelta della scuola superiore da frequentare, perché gli istituti Fermi e Selmi di Modena non hanno aule sufficienti per accoglierli. Il Governo non c’entra nulla. C’entra solo l’incapacità dell’Amministrazione provinciale. La carenza di aule non è di oggi. Basta infatti ricordare che da cinque anni al Selmi è utilizzato un prefabbricato “provvisorio” con otto aule. Eppure la Provincia non solo non ha agito, ma non ha nemmeno saputo programmare le esigenze della popolazione scolastica. Bastava guardare i dati demografici per prevedere i problemi che si sarebbero presentati e non farsi trovare impreparati e inadeguati come successo quest’anno. E pensare che anche per la carenza di spazi al Selmi e al Fermi la sinistra ha tentato di attribuire la colpa al governo e alla riforma Gelmini. (vedi l’interpellanza allegata).
L’altro incubo per gli studenti è rappresentato dai disservizi del trasporto pubblico. Anche in questo campo la Provincia ha grandi e precise responsabilità. Dicono di voler incentivare il trasporto pubblico, ma di fatto lo rendono sempre più impossibile da utilizzare. In comprensori importanti come Vignola e Pavullo gli orari ATCM non sono nemmeno stati adeguati ai diversi orari di uscita degli studenti programmati da tempo. Per questo centinaia di studenti devono attendere anche più di mezz’ora per aspettare il passaggio dell’autobus che li riporterà a casa. Come è possibile non avere tarato nemmeno gli orari del trasporto pubblico scolastico? Il PD racconterà che anche in questo caso è colpa di Berlusconi?
I disservizi del trasporto pubblico, oltre a penalizzare le fasce più deboli della popolazione, finiscono per disincentivarne ulteriormente l’utilizzo. A Modena il sistema di trasporto pubblico non rappresenta una realtà alternativa e realmente competitiva all’uso dell’auto. Questo ha ripercussioni negative non solo sulle famiglie ma anche sull’ambiente, sempre più inquinato.
Con il solito blitz agostano impongono sacrifici: nel 2009 lo fecero con l’aumento delle tariffe, nel 2010 con il taglio delle corse.
Bisogna sottolineare che non è neppure corretto modificare in peggio le condizioni contrattuali nei confronti di coloro che a gennaio hanno sottoscritto abbonamenti annuali. Negli ultimi 4 mesi dell’anno (1/3 di quanto hanno già pagato) saranno costretti ad usufruire di un servizio con tagli dal 20 al 50%. E’ questo il welfare della sinistra? E’ questo il modo in cui la sinistra intende aiutare le famiglie in difficoltà? (vedi interpellanza allegata)