Tutto è bene quello che finisce bene, o quasi bene. Per un anno l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena è ancora salva grazie alle risorse promesse da Ministero e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La cancellazione di importanti finanziamenti per il 2012 avevano fatto pensare alla chiusura della più antica istituzione culturale modenese ancora in attività. Poi la mobilitazione degli studiosi da tutta Italia e una petizione promossa dalla Gazzetta di Modena che ha raccolto in poche settimane oltre 2500 firme, sono servite a scongiurare la perdita irreparabile di preziosi tesori per la storia di Modena e non solo.
L’allarme era già scattato con l’Appello degli Accademici del 23 gennaio (cfr. allegato 1) e confermato a marzo dalla comunicazione del prof. Ferdinando Taddei, presidente dell’Accademia, che entro la fine di giugno il patrimonio nazionale inestimabile di cultura e storia modenese rischiava di diventare inaccessibile per problemi di bilancio, un bilancio di 135.000 euro di spesa annua, una cifra minima rispetto a tanti progetti culturali, o presunti tali, esistenti e programmati a Modena e provincia.
Lo scampato pericolo non può però far dimenticare il rifiuto del presidente Sabattini e della sua maggioranza di sinistra a dare un contributo economico all’Accademia, respingendo la mia proposta presentata il 18 aprile in Consiglio provinciale in occasione della 1^ variazione di bilancio 2012. Il contributo di 30.000 euro sarebbe stato una risposta concreta ad una emergenza-urgenza, ma anche un segnale importante per sensibilizzare altre istituzioni pubbliche e private intervenute solo con scontate dichiarazioni di solidarietà.
Le motivazioni addotte dal presidente Sabattini lasciano alquanto perplessi: sono stati solo pretesti sulla natura giuridica dell’Accademia e ha fatto bene il presidente Taddei a replicare pubblicamente con una lettera aperta allo stesso Sabattini (cfr. allegato 2).
In definitiva è evidente che le questioni tecniche fossero marginali. Non è stata presa in considerazione neppure l’ulteriore proposta di diminuire l’entità del contributo stesso. E’ mancata proprio la volontà politica, la disponibilità a partecipare attivamente per la sopravvivenza di un patrimonio culturale di elevato livello.
Sono molto deluso. La Provincia sta dimenticando un patrimonio culturale e artistico che neanche immaginiamo.
Davanti a questa chiusura totale non si può non rimanere sorpresi: la sinistra modenese ha sempre dimostrato una particolare sensibilità per il mondo della cultura, favorendo e sostenendo anche economicamente le attività delle associazioni del territorio.
Allora domandiamoci: perché gli Enti locali non hanno partecipato alla vita dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena e contribuito alla sua valorizzazione?
Forse perché non c’è una contropartita, che sia il consenso, un gettone o altro. Qua la contropartita non c’è e allora il pubblico si defila.
A Modena la cultura senza amici e senza poltrone da distribuire non merita contributi.