Nella nuova Autorizzazione integrata ambientale del termovalorizzatore di Modena, oltre ai limiti più severi sulle emissioni e il tetto ai rifiuti speciali, si prevede la rinuncia al trattamento dei rifiuti sanitari e l’aggiornamento del manuale di gestione mentre, prima del prossimo rinnovo, sarà effettuata una valutazione complessiva della gestione dell’impianto in relazione agli obiettivi di pianificazione dello smaltimento dei rifiuti in ambito provinciale.
Nell’Autorizzazione si impone anche una verifica annuale con gli enti interessati sui risultati del monitoraggio sia delle emissioni al camino sia delle ricadute nell’area intorno all’impianto, la prosecuzione dello studio epidemiologico della popolazione modenese affidato al dipartimento di Scienze di Sanità pubblica dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, la prosecuzione del progetto Moniter della Regione Emilia Romagna ed ulteriori approfondimenti inerenti la sorveglianza sanitaria degli effetti sulla salute della popolazione residente.
Oltre alle richieste accolte nell’Aia, la Provincia fa proprie le raccomandazioni dei sindaci relative alla pulizia del canale Naviglio da parte del gestore almeno una volta all’anno e l’attuazione in tempi brevi della scelta strategica del nuovo impianto di teleriscaldamento che fornirà il calore al nuovo polo residenziale “ex mercato bestiame”.