Il futuro dell’istituto Fermi di Modena sarà al Ramazzini, nell’edificio del casa protetta, della quale è già previsto lo spostamento, situato proprio di fronte alla scuola.
Lo ha annunciato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, intervenendo all’incontro nel febbraio scorso dedicato ai 60 anni di attività dell’istituto tecnico.
Il Fermi con gli indirizzi di chimica, automazione e informatica, dal 2008 è cresciuto di quasi 400 studenti, arrivando ai 1.138 iscritti attuali ed ha un continuo bisogno di spazi.
Oltre all’ampliamento del Fermi, l’edificio potrà ospitare anche classi di altri istituti tecnici della zona, anche loro in crescita.
Le spese per adeguare l’edificio agli usi scolastici saranno a carico della Provincia.
L’istituto Fermi nasce nel 1957 da una intuizione dell’assessore alla Cultura e vice presidente della Provincia Rubes Triva allo scopo di accogliere una settantina di studenti che non avevano trovato posto al Corni.
L’idea era di puntare sulle specializzazioni in chimica (anche per rispondere alle esigenze del distretto ceramico) ed elettronica, considerata la materia del futuro.
Dal Fermi sono usciti professionisti e studenti protagonisti di brillanti carriere accademiche oppure che hanno scelto con successo altre strade come i musicisti Gaetano Curreri e Vinicio Capossela.