«Anziché rilanciare lo sviluppo per far uscire il Paese dalla crisi, la manovra del governo impone agli enti locali una politica di pesanti tagli, e le conseguenze ricadranno sui cittadini». Lo ha detto il presidente della provincia di Modena Emilio Sabattini illustrando in Consiglio provinciale, nella seduta di mercoledì 29 settembre, un ordine del giorno – di cui è il primo firmatario – sull’impatto della manovra finanziaria sui conti degli enti locali.
Il documento parte dalla «necessità che lo Stato intervenga con rigore per fronteggiare la crisi» e dalla «volontà degli enti locali di concorrere al risanamento del Paese». E prosegue osservando che «il governo ha affrontato la crisi economica in ritardo e con una manovra finanziaria inadeguata, priva di equità e giustizia sociale, colpendo pesantemente le famiglie e le categorie sociali più deboli» e descrivendo «Comuni, Province e Regioni come enti dello spreco, alimentando un’immagine negativa della pubblica amministrazione».
Ad oggi le conseguenze dirette dei tagli operati con la manovra per quello che riguarda il territorio modenese sono stimate in 79 milioni di euro in meno nel 2011 e 102 milioni nel 2012. «Solo per quanto riguarda la Provincia – prosegue il documento – il taglio ai trasferimenti si traduce in tre milioni e 480 mila euro in più che l’ente dovrà trasferire allo Stato nel 2011, e cinque milioni e 777 mila euro nel 2012». Già nel 2010 la Provincia ha trasferito allo Stato cinque milioni e 400 mila euro: «E’ il federalismo alla rovescia».
Sabattini ha spiegato che «questo significa dover tagliare servizi e non finanziare tutti i programmi che avevano caratterizzato l’azione della Provincia negli anni scorsi», portando alcuni esempi: «Per il trasporto pubblico locale, il calo delle risorse sarà almeno del 15 per cento, e superiore al 50 per cento per le ferrovie regionali. Questo nonostante la riforma della scuola superiore abbia comportato un aumento dei costi a causa della rimodulazione degli orari di lezione e dei corsi». La conseguenza sarà «una riduzione del numero di corse, penalizzando gli studenti e le loro famiglie». Per quanto riguarda l’agricoltura, «i minori trasferimenti alla Regione per oltre 30 milioni di euro comporteranno l’azzeramento degli aiuti per il credito agli agricoltori, ricerca, sperimentazione, innovazione, promozione delle eccellenze agroalimentari».
Conseguenze pesanti anche per formazione professionale e politiche del lavoro: «Rischiamo di avere nei prossimi tre anni oltre 10 milioni di euro in meno per le politiche attive. L’impatto – spiega ancora Sabattini – riguarda in particolare i corsi per lavoratori e disoccupati, che si ridurrebbero del 50 per cento, e avrà un impatto negativo anche sul sistema formativo. Questa riduzione, particolarmente grave in un momento di crisi economica e occupazionale, deriva dal fatto che una parte consistente dei fondi europei sono stati utilizzati per gli ammortizzatori sociali in deroga, senza che la Finanziaria abbia in alcun modo previsto delle compensazioni».
L’ordine del giorno invita quindi il governo a varare in tempi rapidi «una Carta delle autonomie che ridefinisca il ruolo delle Province, insieme al completamento del cosiddetto federalismo fiscale» e invita la Giunta ad approvare, nonostante le difficoltà, il bilancio di previsione 2011 entro il 31 dicembre, senza andare in esercizio provvisorio, individuando le priorità «alla luce della situazione economica e sociale che si sta profilando, privilegiando gli interventi a favore dei giovani e del sistema dell’istruzione e formazione professionale, le iniziative per il sostegno del mercato del lavoro e dell’economia, in particolare quella “verde”, gli interventi infrastrutturali, anche nella prospettiva di realizzare investimenti che possano fungere da volano per lo sviluppo».
Nell’aprire il dibattito sul documento, il presidente Sabattini ha rivolto un appello «agli altri soggetti che sono decisivi per la crescita del territorio: dalle associazioni economiche alla Camera di Commercio, dalle Fondazioni bancarie al sistema del credito locale. Le istituzioni si assumono la responsabilità di partecipare al risanamento del Paese, ma anche a loro chiediamo di concorrere a questo processo, ripensando spese, finanziamenti e interventi in modo integrato con il sistema delle autonomie locali e sostenendo le politiche di sviluppo strategico per il territorio».
A conclusione del dibattito l’ordine del giorno sull’impatto che la manovra finanziaria del governo avrà sui bilanci degli enti pubblici, sottoscritto dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini è stato approvato con il voto favorevole di Pd, Idv e Udc – contrari Pdl e Lega Nord.