Dopo ore di paziente fila, le migliaia di persone che si sono presentate all’inaugurazione del Museo Casa Enzo Ferrari hanno potuto partecipare alla grande “prima” della casa natale dell’Ingegnere e della straordinaria struttura realizzata da Future Systems, lo studio londinese di fama internazionale che si aggiudicò la progettazione architettonica del Mef.
Tanta attesa valeva la pena. La casa natale con la vecchia officina, perfettamente recuperata come spazio per i cimeli di Enzo Ferrari e della storia dell’automobilismo modenese, per ripercorrere la storia di un “mito dei nostri tempi” si integra in modo armonico nell’abbraccio della nuova galleria, fantastica opera di architettura contemporanea, firmata dagli architetti Jan Kaplicky e Andrea Morgante.
Emozione. Questo prova si prova all’interno della vecchia casa. La Casa Natale di Enzo Ferrari, soggetta ad un restauro scientifico che le ha restituito la veste originale, conserva intatti sia il corpo abitativo che il laboratorio-officina, entrambi di straordinaria valenza storica.
Gli interni sono caratterizzati da un allestimento multimediale che narra attraverso immagini, filmati inediti e preziosi cimeli la vita di Enzo Ferrari uomo, pilota e costruttore, lungo un secolo di storia, il Novecento. Il visitatore compie un viaggio coinvolgente ed emozionante, nell’epoca delle grandi sfide e della passione della velocità, alla scoperta del mito.
Il layout espositivo è caratterizzato da arredi modulari di colore bianco, che ospitano oggetti, documenti, fotografie, schermi, come pagine di un libro attraverso le quali si dispiega il racconto della vita del grande costruttore.
Di fronte l’ormai famoso “cofano” di alluminio giallo, che avvolge la Casa natale, senza sovrastarla, come una mano aperta; un edificio futuristico e tecnologicamente caldo per raccontare al mondo la passione che ha prodotto auto da sogno.
La nuova galleria espositiva ospita un allestimento flessibile che rappresenta la storia, gli attori, i luoghi e le competizioni dell’automobilismo sportivo modenese. La prima mostra intitolata «Le origini del mito» documenta il contributo che Modena ha offerto, nel tempo, a generazioni di progettisti, tecnici, costruttori, stilisti, piloti.
Le auto esposte come opere d’arte su pedane di design, saranno periodicamente sostituite in relazione alle mostre temporanee organizzate, con una modalità espositiva rinnovabile.
Il giorno dell’inaugurazione ha visto la partecipazione dell’intera città, parata a festa con migliaia e miglia di drappi e manifesti gialli in cui spiccavano le parole di Enzo Ferrari che riassumevano tutta la sua filosofia “Se lo puoi sognare, lo puoi fare”.
Ora che il Mef ha preso vita l’impegno deve essere quello di mantenerlo vivo e di realizzare l’obiettivo che i promotori di questo importante progetto si erano dati, costruire una vetrina della città, che assieme alle altre eccellenza del nostro territorio, porti a Modena turisti e sportivi e rilancia l’immagine di Modena e della Ferrari nel mondo.