Anche per la zootecnia il 2010 si chiude con un segno positivo. Il valore delle produzioni del settore (il 43% dell’agricoltura modenese) nel suo complesso registra una crescita del 4% rispetto al 2009, ma è il settore lattiero-caseario che segna la crescita maggiore (più 13%). Permangono, tuttavia, i problemi strutturali, come la progressiva diminuzione del numero dei capi che interessa trasversalmente tutti i settori (bovino, suino, ovicaprino e avicunicolo) e i costi di produzione costantemente al rialzo e le difficoltà del mercato delle carni.
Negli ultimi anni la crisi del settore suinicolo, i prezzi non remunerativi del settore lattiero-caseario e le difficoltà di commercializzazione degli avicunicoli hanno provocato serie difficoltà alle imprese.
Il 2010 rappresenta una inversione di tendenza per il settore lattiero caseario che ha evidenziato un andamento positivo innescato da una decisa ripresa dei prezzi del latte e del mercato interno ed estero per il parmigiano reggiano (le esportazioni crescono del 12 percento rispetto al 2009) che perdura anche nei primi mesi del 2011. In provincia di Modena nel 2010 sono presenti 81 caseifici.
Cala il valore della produzione del settore suinicolo del 13% rispetto al 2009, anche la zootecnia minore registra un calo meno 5% per gli ovi-caprini, meno 15 percento per avicoli e conigli.