Oltre 44 milioni per l’assistenza agli anziani, 17 milioni per i servizi dedicati ai disabili a cui si aggiungono oltre un milione e mezzo di euro per le gravissime disabilità come la Sla e una quota di due milioni per gestioni particolari degli enti locali. Sfiorano i 65 milioni di euro i fondi della Regione destinati nel 2018 al territorio modenese per i servizi a sostegno della non autosufficienza di anziani e disabili; quasi 200 mila euro in più rispetto allo scorso anno.
L’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena ha approvato la ripartizione nei diversi distretti sulla base della popolazione oltre i 75 anni, la presenza di disabili, le percentuali di spesa dell’anno precedente e i preventivi presentati dai distretti stessi.
Le risorse sono così ripartite: oltre 18 milioni e mezzo per Modena, quasi dieci milioni ciascuno per i distretti di Carpi e Sassuolo, oltre otto milioni per Mirandola e Vignola, quasi sei milioni per Castelfranco Emilia e oltre quattro milioni per Pavullo.
Rispetto alle risorse disponibili lo scorso anno, pari a 70 milioni di euro mancano cinque milioni del Fondo nazionale che devono essere stanziati dal Governo.
La quota modenese dei fondi relativa agli anziani è individuata in base ai dati demografici: nel 2016 gli anziani over 75 nel modenese erano oltre 82 mila in crescita (erano oltre 68 mila nel 2006), e gli over 85 quasi 26 mila, quando erano 17 mila nel 2006.
Nel 2018 la Regione stanzia anche oltre quattro milioni su tutto il territorio regionale (la ripartizione per provincia sarà decisa nelle prossime settimane) per il progetto “Dopo di noi” che ha l’obiettivo di favorire l’autonomia e la permanenza nelle proprie abitazioni delle persone non autosufficienti, quando viene a mancare l’assistenza della famiglia.
Complessivamente i 65 milioni di euro del Fondo regionale (Frna) finanziano, tra l’altro, gli assegni di cura per anziani e disabilità gravissime e gravi, l’assistenza domiciliare, le strutture diurne e residenziali, i centri socio-riabilitativi per disabili, ma anche le soluzioni residenziali per le gravi disabilità acquisite e le nuove opportunità a supporto alle famiglie come i ricoveri temporanei.
Nell’elenco dei diversi servizi offerti figurano anche le iniziative di emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari; le iniziative di sostegno delle reti informali di solidarietà sociale (dal “portierato” al “custode” sociale, “alloggi con servizi”) valorizzando il ruolo delle associazioni di volontariato; infine la consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico; i servizi di e-care, in particolare telesoccorso e teleassistenza e gli interventi non direttamente assistenziali, ma tesi a ridurre il disagio, attraverso un accesso agevolato ai servizi.